laboratorio 6   Luci e ombre

DIPINGERE LE OMBRE, DIPINGERE LA LUCE

L’ombra che si forma sulla superficie di un oggetto illuminato si chiama ombra propria. L’ombra portata è invece quella proiettata da un corpo su una superficie. Nella Madonna delle ombre Beato Angelico studia gli effetti di luce e ombra, a partire da una fonte di luce proveniente da sinistra, e raffigura anche le ombre portate degli elementi architettonici.



Beato Angelico, Madonna delle ombre (1440-1450), affresco e tempera, 195x273 cm. Firenze, Museo Nazionale di San Marco.

È IL TUO TURNO

Prova anche tu a dipingere le ombre. Procurati una torcia elettrica e alcuni oggetti: una scatola, una vecchia bambolina, un manichino. In una stanza semibuia, esplora le loro ombre.

  • Come cambia l’ombra di ciascun oggetto quando sposti la torcia?
  • Scegli un punto in cui posizionare la torcia e disegna su un foglio l’oggetto che hai scelto con la sua ombra. Se vuoi puoi disegnare anche la sorgente di luce.

È IL TUO TURNO

Prova anche tu a dipingere la luce, come il pittore impressionista Claude Monet (vedi pp. 332-333), che ha rappresentato spesso lo stesso luogo in diversi momenti del giorno e dell’anno. Il soggetto è uguale, ma le luci e i colori cambiano continuamente, a seconda dell’ora, della stagione e del tempo atmosferico. Che cosa vedi dalla finestra della tua scuola o della tua camera?

  • Usando gli acquerelli, disegna quello che vedi in tre momenti diversi della giornata, oppure in condizioni atmosferiche diverse (con il sole, la pioggia, la neve).
  • Se vuoi puoi fotografare il soggetto scelto in diverse ore del giorno e poi dipingere partendo dalle fotografie anziché dal vero: spesso facevano così anche i pittori impressionisti francesi.

Artedossier in classe
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