Dalla nativa Treviso, Martini si trasferisce in molte città italiane, tra cui Roma e Venezia; nel 1933 si sposta definitivamente a Milano, dove realizza molti dei suoi capolavori e dove morirà nel 1947. La sua produzione spazia dalle piccole sculture in terracotta alle statue in legno o in bronzo, alle grandi figure monumentali scolpite nella pietra. Le sue opere mostrano uno stile del tutto originale e carico di inventiva. Martini modella corpi tesi e allungati, ritratti in atteggiamenti spontanei o in posizioni insolite. I volti dei suoi personaggi sono spesso soltanto accennati e le figure sembrano quasi elementari, ma la sua scultura è umana e vitale.
UNA SETE PRIMORDIALE
Un ragazzo beve accostando la bocca a una ciotola; il suo corpo è nudo e la sua posa molto spontanea, con la testa spinta all’indietro e i gomiti rivolti all’esterno. La figura modellata nella terracotta è semplice ed essenziale e ricorda le sculture primitive: l’atto del dissetarsi assume il valore di un gesto antico quanto il genere umano.