La formazione di questo scultore è ricca ed estremamente varia: si laurea in ingegneria elettrotecnica e parallelamente compie studi musicali e artistici tra Firenze e Milano. I suoi lavori rappresentano uno sviluppo della tecnica futurista di scomposizione delle immagini, e sono tra i massimi esempi in Italia della corrente astratta.
L’amore di Melotti per la musica influenza anche la sua scultura: egli infatti afferma che le opere non devono essere modellate ma “modulate”, cioè progettate con le stesse regole con cui si compongono i brani musicali.
Negli anni Trenta il disinteresse del pubblico e della critica per queste sculture fu totale; le opere di Melotti ebbero successo soltanto trent’anni più tardi, e oggi sono considerate capolavori indiscussi.
REGOLARITÀ E ARMONIA
Fausto Melotti sceglie per la sua arte geometrie razionali e armoniche. Questa scultura può essere inscritta in una forma quadrata regolare; la composizione, molto semplice e lineare, è perfettamente equilibrata nel rapporto tra pieni e vuoti, ed è animata dall’elemento curvo che l’attraversa. I tre segmenti verticali sono lievemente concavi, così che la luce può produrre una leggera ombreggiatura sulla loro superficie.