Scopri l'arte del Primo Novecento

SCOPRI L’ARTE DEL PRIMO NOVECENTO

LE AVANGUARDIE

L’arte della prima metà del Novecento è caratterizzata dal fenomeno delle Avanguardie, gruppi e movimenti più o meno organizzati di artisti che rifiutano la lezione del passato per cercare nuovi modi di espressione.
Un dato sempre più evidente nei primi decenni del Novecento, inoltre, è che non è più la sola Europa – in città come Parigi, Vienna e Berlino – a dettare stili, mode, tendenze: anche gli Stati Uniti entrano alla pari con le nazioni europee in questo gioco di scambio.
Molti artisti, fuggiti in America dall’Europa in guerra, trovano infatti un Paese aperto ad accogliere e recepire stimoli originali: lentamente, New York prende il posto di Parigi come capitale dell’arte e delle tendenze più innovative.

LA DISSOLUZIONE DELLE FORME

L’arte della prima metà del secolo, come si è visto, è animata dal desiderio di rompere con le regole della rappresentazione naturalistica. Per esprimere i propri sentimenti, idee e paure, l’artista esplora diverse strade: alcune rimangono legate alla rappresentazione della realtà, altre scelgono vie più astratte.

LA ROTTURA DEI CONFINI

Le arti riflettono quanto avviene in altri ambiti, come la politica, l’economia, la società, che in questo periodo vanno incontro a un processo di “globalizzazione” destinato ad assumere dimensioni straordinarie nella seconda metà del secolo. L’arte tende inoltre a interessare ogni aspetto della vita – dalla moda all’architettura, dal design industriale al cinema – dando vita a connessioni tra ambiti creativi diversi fra loro ma ormai pienamente comunicanti.

I NUOVI LINGUAGGI DELL’ARCHITETTURA

Le sfide proposte dalle nuove città industriali vengono risolte dagli architetti della prima metà del Novecento con linguaggi diversi e spesso influenzati dalle ricerche delle arti figurative, per esempio l’Espressionismo.
Nuove possibilità costruttive si aprono inoltre grazie a tecnologie innovative, all’utilizzo dell’acciaio e del calcestruzzo. Gli architetti razionalisti come Gropius e Le Corbusier propongono un’architettura funzionale e rigorosa; la cosiddetta corrente dell’architettura organica si ispira invece alla natura, impiegando spesso materiali come i mattoni e la pietra.

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