Manet inaugura un nuovo modo di dipingere, caratterizzato dall’uso di colori contrastanti, dall’eliminazione del chiaroscuro e dal profilo di figure e oggetti definito dal colore. Nelle sue prime opere l’artista si sforza di superare gli insegnamenti tradizionali: il suo desiderio di rottura con l’ambiente ufficiale si manifesta soprattutto nella scelta di soggetti poco convenzionali e a volte apertamente provocatori, che contrastano con il buon gusto dell’alta borghesia e della nobiltà. Il realismo che contraddistingue la sua opera rivela l’influenza di Goya, anche se si distingue per una maggiore serenità e una malinconia più velata.
UNA COLAZIONE IN UN PRATO
Il principio del “contrasto” è alla base di questo dipinto. Le figure, in particolare quelle femminili, spiccano grazie all’uso di tinte chiare accostate a colori scuri, che accentua gli aspetti realistici della scena, donandole immediatezza: sembra quasi di sentire il rumore dell’acqua in cui si muove la donna sullo sfondo, o le chiacchiere amichevoli dei due signori che conversano in primo piano. La vicinanza di una figura femminile nuda a un uomo vestito crea un ulteriore elemento di contrapposizione, che dà maggiore vivacità all’insieme. Un soggetto quotidiano, come una colazione in un prato, offre l’occasione per rinnovare il modo di rappresentare la figura femminile, senza idealizzarla, con freschezza e dinamismo.