Il colore, la luce e l’espressione del sentimento sono i tre aspetti che caratterizzano l’opera di Goya, figura straordinaria nel panorama del suo tempo. Goya rifiuta infatti sia la vivacità e la ricchezza decorativa degli ultimissimi sviluppi dell’arte barocca, sia la solennità, la razionalità e la purezza della pittura neoclassica francese.
Il pittore compie la sua formazione in Spagna, dove intraprende una fortunata carriera; grazie al successo che riscuote negli ambienti aristocratici, è nominato pittore di corte del re Carlo IV. Inizia così la sua attività di ritrattista: tra i suoi numerosi ritratti, spiccano le composizioni in cui prevale la resa della psicologia dei personaggi, dei quali a volte Goya esaspera i caratteri e gli atteggiamenti.
La pittura di storia di Goya (p. 300) è caratterizzata da un realismo pieno di passione e senso del dramma.
L’ORGOGLIO E IL CORAGGIO IN UNO SGUARDO
Un fascio di luce rischiara il volto del personaggio, di cui sono messi in evidenza i tratti più minuti. Con pennellate veloci e pastose, Goya riesce a rendere i diversi materiali di cui sono fatte le vesti: il raso del corpetto, il velluto della giacca, la stoffa pregiata del mantello. L’arco delle sopracciglia e la posizione della testa rispetto al busto comunicano la forza interiore e il sereno coraggio di Pedro Romero, torero che nella sua carriera uccise quasi trecento tori, affrontandone oltre cinquemila senza procurarsi ferite.