Dopo una formazione artistica nelle Marche e in Umbria, Raffaello lavora tra Firenze e Roma. Una vita breve (muore infatti a soli 37 anni) non gli impedisce di realizzare numerosi dipinti e edifici di grande valore (come la Loggia di Villa Madama p. 221), tutti animati da un particolare interesse per l’antichità classica.
All’inizio della sua carriera artistica Raffaello dipinge celebri ritratti di ricchi mercanti, concentrandosi sulle caratteristiche delle fisionomie e degli abiti e utilizzando colori definiti e brillanti. Assieme a Leonardo, Raffaello è un maestro nel delineare in maniera del tutto innovativa i paesaggi dipinti sullo sfondo, che appaiono in forme estremamente realistiche e con un’attenzione alla resa atmosferica. L’artista lavora per importanti committenti, come i papi Giulio II della Rovere e Leone X de’ Medici, per i quali realizza la serie degli affreschi delle Stanze nei Palazzi Vaticani (tra cui la Scuola di Atene).
UNO SPAZIO PROSPETTICO
L’uso sapiente della prospettiva è la caratteristica principale del dipinto, dominato sullo sfondo da un imponente tempio a pianta centrale. Per sottolineare la profondità dello spazio, Raffaello dispone i personaggi che partecipano al matrimonio lungo due linee diagonali, che si incrociano al centro nella figura del sacerdote col copricapo. La precisa prospettiva con cui è realizzato il dipinto contribuisce ad accentuare il realismo della raffigurazione. Raffaello ha firmato e datato l’opera con un’iscrizione sull’arco centrale del tempio.