Scopri l'arte gotica

SCOPRI L’ARTE GOTICA

UN’ARTE PER L’EUROPA

Il termine “Gotico” è stato usato per la prima volta nel XVI secolo per indicare un’arte “barbarica”, “dei Goti”, lontana dai canoni dell’arte classica.
Nasce quindi come termine dispregiativo, ma oggi ha perso questo significato negativo ed è usato per indicare l’arte che si sviluppa in Francia a partire dal 1140 e si diffonde in Italia tra la fine del Duecento e l’inizio del Quattrocento.

ARCHITETTURE VERTICALI

Lo stile gotico prende avvio dall’architettura, in Francia, e si diffonde poi in tutta Europa, modificandosi a seconda delle circostanze storiche, politiche, culturali.
L’architettura religiosa è la prima a cambiare, seguita poi anche da palazzi pubblici e case private. Nelle cattedrali gotiche si impiegano nuove tecniche costruttive. Rispetto alle chiese romaniche, cambia il rapporto tra larghezza e altezza: lo sviluppo verticale crea uno spazio nuovo, altissimo, in cui il fedele idealmente si avvicina a Dio.
In questi edifici si trovano, all’esterno e all’interno, anche nuove tipologie di sculture, sia bassorilievi sia statue a tutto tondo, che si integrano nell’architettura e la completano.

L’ATTENZIONE AL VERO

Tra Duecento e Trecento, in Italia, prima in scultura e poi in pittura, si assiste a una vera e propria rivoluzione: si abbandonano definitivamente le convenzioni dell’arte bizantina in favore di nuovi modi di raffigurare la realtà, il paesaggio, il corpo umano e i sentimenti. Rispetto all’arte bizantina, basata su raffigurazioni piatte e bidimensionali, si recupera dalla tradizione classica una rappresentazione del corpo – della sua anatomia, ma anche dei sentimenti e delle emozioni che esprime – più vicina alla realtà, come si è visto nel Crocifisso di Giotto.
Gli artisti osservano e rappresentano lo spazio con un’attenzione sempre maggiore alla naturalezza delle composizioni e ai volumi occupati dalle figure. Nascono così le prime rappresentazioni capaci di rendere l’illusione della profondità : questo avviene soprattutto grazie al chiaroscuro, cioè all’alternanza di diverse tonalità di colore, “chiare” e “scure”, per creare effetti di luce e di ombra.

LA PREZIOSITÀ DELL’ORO

Gli artisti utilizzano colori chiari e brillanti e ricercano una vicinanza sempre maggiore al vero: cieli blu, alberi verdi, rocce marroni.
Restano però vive alcune tradizioni artistiche ereditate dal mondo bizantino, come l’uso dell’oro per decorare il fondo delle tavole dipinte e per impreziosire alcuni dettagli, come abiti e aureole. L’oro ha un significato simbolico: serve per ricordare che i soggetti sacri (la Madonna con il Bambino, i santi) appartengono al mondo divino. Accanto al significato simbolico, però, queste decorazioni hanno anche un valore estetico: le tavole dipinte divengono così quasi come gioielli, lavorati e decorati fin nei più piccoli dettagli.

Artedossier in classe
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