Scopri l'arte romanica

SCOPRI L’ARTE ROMANICA

UN’ARTE PER LE CHIESE

Il termine “Romanico” viene inventato in Francia nella seconda metà del XIX secolo per definire l’arte dell’Occidente medievale tra la metà dell’XI e tutto il XII secolo, e indica la somiglianza con l’arte romana dell’antichità classica.

UN CANDIDO MANTELLO DI CHIESE

Come racconta un cronista francese dell’XI secolo, attorno all’anno Mille “un candido mantello di chiese” comincia a rivestire l’intero Occidente: grandi santuari, ma anche piccole chiese di campagna e monasteri diventano il fulcro della vita della comunità.
L’edificio più importante della città è il duomo (che prende il nome di cattedrale se in città è presente il vescovo). Si trova nella piazza principale ed è costruito e rivestito con materiali diversi a seconda delle regioni, non sempre “candidi” come nella descrizione del cronista francese. In Lombardia si usano soprattutto i mattoni, in Emilia la pietra, in Italia centrale il marmo, spesso con un’elegante alternanza di bianco e verde (o nero). L’uso del marmo per ricoprire i muri di mattoni si diffonde soprattutto in Toscana e nelle zone soggette all’influenza della Repubblica marinara di Pisa: la Liguria e la Sardegna.

UNA FANTASIA SCONFINATA

Le chiese romaniche sono ricche di bassorilievi scolpiti, mentre le sculture a tutto tondo sono quasi del tutto assenti. Come si è visto, vi si trovano bassorilievi che raccontano storie sacre, ma anche decorazioni vegetali e animali, usate per abbellire elementi architettonici minori, come cornici o capitelli. Nel complesso si tratta di un repertorio ricchissimo e fantasioso, in cui l’uomo è rappresentato in mezzo a esseri mostruosi, che simboleggiano la lotta con il male e il peccato. Questo repertorio, insieme spaventoso e divertente, è una sorta di enciclopedia medievale del mondo vegetale e animale. Lo spazio ristretto di capitelli o cornici porta la scultura romanica ad adottare forme intrecciate e sovrapposte.

CROCIFISSI DIPINTI

Una delle rappresentazioni più frequenti nella pittura romanica, di cui restano poche testimonianze, è il Crocifisso figurato: al centro c’è la figura di Cristo, ai lati si trovano spesso storie della sua vita e momenti della Passione. Ai due estremi del braccio corto in genere sono rappresentati personaggi addolorati per la morte di Cristo: Maria, san Giovanni evangelista e le pie donne.
L’immagine di Cristo è priva di realismo: è raffigurato vivo, con gli occhi spalancati e il corpo ben aderente alla croce, non accasciato sotto il peso della morte. Si tratta della tipologia del Cristo trionfante, in cui il Salvatore è rappresentato come trionfatore sulla morte e sul dolore fisico, che già annuncia la resurrezione.

Artedossier in classe
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