Arte Attiva - Laboratorio 

; RICOSTRUIRE IL PASSATO Se ancora oggi abbiamo la possibilità di ammirare le splendide opere realizzate nell antica Grecia è grazie all archeologia, la scienza che studia le civiltà e le culture del passato attraverso la raccolta, l analisi e la documentazione delle tracce che restano: opere architettoniche, manufatti, resti umani. In Italia questa attività è coordinata dalla Direzione Generale per i Beni Archeologici, che gestisce le varie Soprintendenze archeologiche regionali. Il disegnatore raffigura il terreno prima dello scavo e segue le operazioni. Ha anche il compito di documentare proporzioni e livelli stratigrafici dei ritrovamenti. Lo scavo I reperti archeologici vengono raccolti nelle campagne di scavo che coinvolgono numerosi professionisti: primo fra tutti l archeologo, che è il responsabile della ricerca e coordina i lavori. lui che, dopo avere studiato i documenti e compiuto i sopralluoghi, individua la zona in cui operare avvalendosi anche di strumenti tecnologici. Una volta richiesti i permessi, si esegue il rilievo altimetrico del luogo, prima che lo scavo ne cambi la configurazione. Si passa poi a dividere il terreno in porzioni quadrate tutte uguali, per dare le coordinate dello scavo: grazie a questa grata di riferimento, si potrà stabilire con esattezza la posizione dei reperti rinvenuti, man mano che vengono individuati. Si dà quindi il via al lavoro di rimozione del terreno. Inizialmente si effettuano alcuni tagli lungo il perimetro esterno dell area, in modo da capire quanto siano profondi livelli e strati, ognuno dei quali corrisponde a una determinata fase culturale o a un insediamento. Lo spessore può variare in relazione alla maggiore o minore durata dei periodi storici. Si procede, quindi, allo scavo orizzontale, per esplorare in maniera completa ciascun livello. Le fasi successive Gli scavatori devono rimuovere il terreno con attenzione, per liberare i manufatti senza distruggere niente di ciò che incontrano. Mentre il lavoro avanza, il disegnatore fissa in immagini la collocazione di ogni oggetto rinvenuto, così da conservare memoria della sequenza cronologica delle scoperte. Contemporaneamente il fotografo scatta immagini globali o parziali del cantiere, a completamento dei rilievi grafici e per mostrare i progressi giornalieri. L archeologo, intanto, scrive il diario della missione e compila le schede di inventario dei pezzi riportati alla luce, in modo che nessuna notizia sia tralasciata o dimenticata. Dopo questa fase, che può avere una durata anche molto lunga, l archeologo inizia lo studio degli oggetti: li data in base alla loro collocazione nella sequenza stratigrafica e servendosi di metodi scientifici; sulla base del contesto di ritrovamento ne ipotizza l uso; fa effettuare analisi per conoscere la composizione dei materiali. Infine pubblica i risultati delle sue ricerche. 22 -"#03"503*0 t L ANTICA GRECIA. L armonia e la creatività Per scavare delicatamente il terreno e liberare i reperti ci si serve di piccoli arnesi come raschietti, cazzuole, spatole e pennelli. La terra raccolta viene passata al setaccio, per non rischiare di perdere i frammenti più piccoli

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