Gli scavi nelle necropoli etrusche hanno portato alla luce tombe di diversa struttura: a tumulo, a ipogeo, a edicola. All’interno, le stanze hanno il soffitto piatto, oppure, nel caso delle tombe a tumulo, mostrano una struttura più complessa, a pseudocupola, simile a quella a tholos dell’architettura micenea (vedi a pagina 49). In questi ambienti suggestivi sono state trovate centinaia di opere d’arte, ora nei musei di tutto il mondo. Come gli Egizi, gli Etruschi assicuravano infatti al defunto tutti gli agi per la vita nell’aldilà. Le tombe più lussuose – come la Tomba dei Rilievi a Cerveteri (l’antica Caere) – imitano le abitazioni reali a tal punto da avere sedili in pietra e ornamenti che riproducono le suppellettili domestiche; altre hanno le pareti affrescate. Fra gli oggetti rinvenuti, oltre ai sarcofagi, alle urne e ai canopi (vasi che contengono le ceneri del defunto), ricordiamo gli specchi in bronzo con figure incise e i monili realizzati con la tecnica della granulazione, a conferma del talento degli artigiani etruschi nella lavorazione dei più svariati materiali.
Le città dei morti
Le città dei morti
La vita terrena è rievocata nelle tombe, che somigliano a case ricche di affreschi e di suppellettili
Tomba a tumulo: è ricoperta da una collinetta artificiale. In queste tombe, dette anche "a volta” o “a pseudocupola”, gli Etruschi creano l’illusione di una calotta sul soffitto disponendo lastre calcaree ad anelli concentrici, chiusi in alto da una lastra. Questa “cupola” è sostenuta da un pilastro verticale.
Tomba a ipogeo: è scavata sotto terra; vi si accede da un’apertura nella roccia.
Tomba a edicola: simile a un tempio, è costruita all’aperto.
Una tecnica preziosa
L’abilità degli orafi etruschi è testimoniata dalla tecnica della granulazione, che consiste nell’applicare su una lamina di metallo prezioso minuscoli granuli (sfere) d’oro, creando sui monili eleganti decorazioni.
Vasi umanizzati
Un tipico oggetto funerario etrusco, in cui venivano riposte le ceneri del defunto, è il canopo. Il coperchio è a forma di testa umana, mentre il vaso, con i manici che assomigliano a braccia stilizzate, sembra ricordare il corpo. Talvolta, come quello qui illustrato, può anche essere dotato di vere e proprie braccia, sottilissime, appoggiate sulla pancia del vaso, in modo da accrescere l’idea di un vaso“umanizzato”, cioè a imitazione della figura umana.
Arte Attiva
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