Arte Attiva 

CONFRONTI

Fra gli artisti che hanno sperimentato soluzioni spettacolari nel Palazzo di Cristallo di Madrid, spicca il cecoslovacco Jirí Kovanda (Praga 1953), che ha organizzato una trama di spaghi, fitti come un’enorme ragnatela, legati alle colonne di ferro della struttura. Come segnala il titolo, due anelli d’oro, quasi impercettibili alla vista, si riferiscono alla storia di due innamorati. Gli anelli sono legati e sostenuti in due diversi punti dell’intreccio di corde, al di sopra di un manto di erba secca. Kovanda vuol segnalare, in una complessa rete di concetti e rimandi, che materiali tipici dell’arte povera come lo spago e l’erba secca, inseriti in un ambiente ampio, trasparente, visibile dall’esterno, possono far riflettere poeticam

La figura dell’artista che è anche critico e docente, che lavora a progetti di urbanistica e architettura e che interagisce con ambienti museali è ben esemplificata, tra i tanti artisti dei nostri tempi, da Eliasson, che insegna arte a Berlino. Nell’installazione del 2001 ha trasformato il Kunsthaus di Bregenz in una palude primordiale, che ha ispirato il padiglione di nebbia realizzato dagli architetti americani Elizabeth Diller (Lodz 1954) e Ricardo Scofidio (New York 1935) per l’Esposizione Nazionale svizzera di Neuchâtel (2002). Gli stessi architetti che hanno poi invitato Eliasson a partecipare alla trasformazione di una strada sopraelevata di New York (High Line).

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