Verso il XXI secolo

Verso il XXI secolo

Dall’ambiente alla politica alle tematiche sociali: l’arte incontra l’attualità

Fotografia, video, installazioni, performance: in queste due pagine puoi trovare alcuni esempi delle sperimentazioni artistiche di fine Novecento, che usano i materiali e i mezzi espressivi più disparati. È un’arte che rispecchia i temi attuali della società, in bilico fra progresso scientifico e problemi ambientali, economici e culturali.

La Land Art

La Land Art (Arte del paesaggio) nasce ufficialmente negli Stati Uniti con la mostra Earthworks (Opere della Terra) che si tiene a New York nel 1968: si tratta della prima esposizione dedicata al rapporto tra arte e ambiente. L’ideatore dell’evento è l’americano Robert Smithson (1938-1973), che interviene su vasti ambienti paesistici e crea installazioni di forte impatto visivo e simbolico. Dopo aver realizzato un’enorme spirale che emerge dal Grande Lago Salato di Rozel Point, nello Utah, solo nei momenti di siccità, Smithson muore in un incidente aereo durante un’esplorazione per cercare il luogo destinato a un nuovo progetto di intervento sul territorio. Assieme alla moglie francese Jeanne-Claude, Christo, artista statunitense di origine bulgara, è stato uno dei primi a realizzare le innovative opere della Land Art, diventando famoso per i suoi progetti di “impacchettamento monumentale”. Dal 1958 la coppia di artisti ha rivestito monumenti, statue, arredi urbani di tutto il mondo, come il Pont Neuf di Parigi qui sopra. Jeanne-Claude è morta nel 2009, ma Christo continua a realizzare le opere progettate in passato con la moglie.

L’Arte povera

L’Arte povera usa materiali di riciclo, “poveri”, appunto, per contestare la società dei consumi. Questa forma di sperimentazione, che si oppone ai miti esaltati dalla Pop Art, si manifesta in Italia con artisti come Michelangelo Pistoletto (1933) e Giulio Paolini (1940): nella sua installazione, più volte replicata, nota come Venere degli stracci, Pistoletto ha posto la copia di una statua antica di Venere, nuda ed eternamente perfetta, davanti a un mucchio di stracci che invece sono destinati a deperire.

L’Arte concettuale

La maggiore consapevolezza politica degli artisti porta alla nascita dell’Arte concettuale, una riflessione critica sui problemi del mondo contemporaneo che si esprime con installazioni, video, opere realizzate nei modi più vari. L’arte si “smaterializza”, perché perde importanza l’oggetto tridimensionale a favore dell’esibizione di testi teorici, fotografie, documentari. Ogni artista interviene con idee e mezzi diversi: l’americano Bruce Nauman (1941), per esempio, crea opere che giocano sulla luminosità, talvolta usando parole-slogan come nel neon qui sotto, nel quale i termini inglesi adottati rimandano alla natura, agli animali e agli esseri umani.

Il Graffitismo

La Graffiti Art (o Graffitismo) nasce alla fine degli anni Settanta negli Stati Uniti con i disegni dipinti sui muri e sui vagoni della metropolitana di New York, eseguiti con bombolette spray da giovani artisti anonimi. Questo tipo di sperimentazione popolare si diffonde presto grazie a due giovani artisti americani, Keith Haring (1958-1990) e Jean-Michel Basquiat (1960-1988), che affidano la loro creatività ai colori fortemente contrastati e acidi degli spray. Keith Haring in particolare, attratto dal mondo della Pop Art, dei fumetti e delle immagini televisive, crea con ironia esseri umani, robot, animali, intrecciando come in un labirinto segni geometrici, figure dai colori squillanti e nette linee nere di contorno. Le sue opere compaiono spesso anche su vaste superfici come staccionate o pareti di palazzi.

Arte Attiva 
Arte Attiva 
Storia dell'Arte - Osservare Leggere Confrontare