ZOOM: Una, cento, mille Marilyn

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Una, cento, mille Marilyn

Marilyn Monroe è stata l’attrice più amata fra gli anni Cinquanta e gli inizi degli anni Sessanta, ed è morta tragicamente a trentasei anni nel 1962. Già in vita era una leggenda fra le star di Hollywood, non solo per la sua bellezza ma anche per una serie di amori sfortunati con personaggi celebri. E proprio Marilyn è una delle più famose icone di Andy Warhol, che la raffigura in decine di varianti, quasi a dire che le star del mondo dello spettacolo, per essere veramente tali, devono essere rese impersonali attraverso la ripetizione in serie e l’appiattimento sulla tela.

Autore Andy Warhol
Opera MARILYN TURCHESE (TURQUOISE MARILYN)
Data 1962
Tecninca Stampa serigrafica su acrilico applicata su tela
Misure 101,6 x 101,06 cm
Luogo Collection Stefan T. Edlis

Il linguaggio dell'opera

Marilyn è un’opera di Warhol in diversi esemplari, intitolati a seconda del colore dominante. L’artista americano ha moltiplicato il volto sorridente dell’attrice, tratto da una fotografia pubblicitaria, cambiando di volta in volta gli accostamenti cromatici e il numero di opere affiancate in successione fra loro, da una singola a una serie di dieci, come vedi nella pagina a fianco.
Il risultato è un’immagine volutamente appiattita, artificiale, dai toni quasi metallici ottenuti con colori primari come il giallo, il rosso, il blu e il viola. Il sorriso ammaliante di Marilyn così replicato perde la sua autenticità, assume l’aspetto di un falso o di un mito a seconda dell’approccio dell’osservatore: il personaggio reale scompare e resta semplicemente la sua effigie, scontornata in sagome dalle molteplici varianti cromatiche. La ripetizione all’infinito può privare l’immagine di significato e di storia, ma può anche, all’opposto, renderla immortale.


Arte Attiva 
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