Le architetture dipinte di Veronese

Le architetture dipinte di Veronese

Scenari illusionistici e luminosi ornano le ville venete e fanno da sfondo a temi sacri

Paolo Caliari, detto Veronese perché nato a Verona nel 1528, è celebre per la sua pittura solare, dai colori chiari e luminosi, e per gli arditi scorci dal basso. Oltre a temi mitologici e allegorici, Veronese dipinge molti soggetti sacri, inserendoli spesso in fastose ambientazioni: celebri sono le sue Cene ispirate a episodi evangelici (come quella illustrata qui in basso), dominate da un’atmosfera spensierata e mondana. L’artista collabora inoltre con i maggiori architetti del periodo alla decorazione delle ville dell’aristocrazia veneta: a Villa Barbaro, progettata da Palladio (vedi nelle pagine successive), Veronese crea spazi illusionistici, con finti paesaggi e architetture dipinte che gareggiano con quelle reali.

Un sontuoso banchetto

Fra i capolavori di Veronese c’è il grandioso dipinto (5x12 metri) destinato alla chiesa veneziana dei Santi Giovanni e Paolo. Questa tela doveva intitolarsi l’Ultima Cena, ma era stata duramente criticata perché troppo allegra e fastosa per un evento sacro di carattere così drammatico. Per questo l’artista decide di cambiare il titolo in Cena in casa di Levi: il ricco Levi era l’apostolo Matteo, e l’episodio della cena da lui offerta a Gesù poteva giustificare quest’ambientazione lussuosa, con servitù, cani e buffoni.

Arte Attiva 
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