ZOOM: Un gioiello monumentale

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Un gioiello monumentale

«Lascerò di me un tal saggio al mondo, che più d’uno ne resterà maravigliato » ricorda Benvenuto Cellini nella sua autobiografia. E certo almeno due sue opere hanno lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte: la preziosa saliera realizzata per Francesco I in Francia, e il Perseo, la grande scultura in bronzo eseguita per Cosimo I de’ Medici. Ecco la storia della statua. Dopo aver vissuto a lungo alla corte dei papi, e poi in quella di Fontainebleau in Francia, nel maggio del 1545 il già celebre scultore si reca nella villa medicea di Poggio a Caiano a Firenze per visitare il futuro granduca Cosimo I. È in quell’occasione che gli viene commissionato l’immenso bronzo del Perseo, alto più di 3 metri escluso il basamento di marmo. Quest’opera avrà una lunga gestazione, per la difficoltà di fondere un bronzo di così imponenti dimensioni. Cellini ha dovuto perfino gettare nella fornace le stoviglie di stagno che aveva in casa, per creare una lega (miscela) che facesse scorrere il metallo fuso più velocemente.

Autore Benvenuto Cellini
Opera PERSEO
Data 1545-1554
Tecnica Bronzo
Misure 519 cm (con basamento)
Luogo Firenze, Loggia dei Lanzi

Ogni dettaglio della scultura è cesellato con grande cura, dalla capigliatura di Medusa al corpo della vittima sotto i piedi dell’eroe.

Il linguaggio dell'opera

L’eroe mitico Perseo è raffigurato nel momento in cui, dopo aver tagliato la testa di Medusa, il cui corpo nudo giace tragicamente scomposto ai suoi piedi, l’alza in segno di trionfo, mentre regge ancora nella mano destra la spada dalla lama tagliente. Il Perseo appare come una specie di gioiello in scala monumentale, dove l’abilità tecnica dello scultore si unisce a una geniale inventiva.

Arte Attiva 
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