L’armonia della pittura di Raffaello

L’armonia della pittura di Raffaello

Nelle opere di Raffaello l’equilibrio classico si sposa con la delicatezza delle figure

Più giovane di Leonardo e Michelangelo, Raffaello, scomparso a soli trentasette anni, è famoso soprattutto per le sue variazioni sul soggetto della Madonna col Bambino (vedi alle pagine 233 e 237) e per i ritratti. Pur ammirando e studiando le opere dei due artisti più anziani, l’artista urbinate giunge a elaborare uno stile personale, basato sulla grazia delle figure, in armonia con lo spazio circostante. Nel 1508 arriva a Roma: è qui che realizzerà uno dei suoi capolavori, La Scuola di Atene.

Il bellissimo Altoviti

Raffaello abbandona qui la posa del soggetto a mezzo busto: il giovane è di tre quarti, e con un elegante movimento della testa si volta verso l’osservatore. Il morbido chiaroscuro che fa emergere la figura dallo sfondo della tenda verde ricorda lo sfumato leonardesco e conferisce delicatezza ai tratti del volto, suggerendo l’idea di un animo altrettanto delicato.

Un tempio moderno

Lo Sposalizio della Vergine, grande pala d’altare commissionata al giovane Raffaello dalla famiglia Albizzini di Città di Castello, si ispira alla leggenda di Giuseppe, che sarebbe stato scelto tra altri pretendenti di Maria perché il suo bastone era fiorito per miracolo. Il dipinto ricorda le vedute di città ideali quattrocentesche, costruite su una rigorosa prospettiva lineare e dominate da un edificio a pianta centrale (vedi a pagina 177): la pavimentazione sottolinea le linee prospettiche, e il punto di fuga coincide con la porta aperta del tempio sullo sfondo. La presenza di questo edificio circolare (con un colonnato poligonale) rivela inoltre la conoscenza delle nuove tendenze architettoniche, riconoscibili per esempio nei progetti di Donato Bramante, che vedrai nelle prossime pagine. I personaggi in primo piano mostrano già i caratteri dell’arte matura di Raffaello: una grande eleganza e un’estrema naturalezza dei volti e dei gesti.

La perfezione dello stile classico

Appena giunto a Roma, con l’aiuto dell’architetto Bramante Raffaello ottiene da papa Giulio II un incarico prestigioso: gli affreschi per i nuovi appartamenti destinati alla residenza del pontefice, le cosiddette Stanze Vaticane. Il più noto di questi affreschi è nella Stanza della Segnatura, dove il papa “segnava”, cioè firmava, i documenti più importanti: raffigura la Scuola di Atene ed è un omaggio ai grandi filosofi, astronomi e matematici della Grecia antica. Nell’impianto architettonico monumentale, ispirato alle architetture di Bramante, Raffaello dispone le figure armoniosamente, in modo equilibrato e simmetrico: è questo lo stile dell’artista che ha toccato i vertici degli ideali classicheggianti del Rinascimento.

Arte Attiva 
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