Leon Battista Alberti, oltre al suo trattato sull’architettura, scrive anche un’opera intitolata Villa, dedicata alle residenze di campagna. Diventa infatti frequente che le famiglie aristocratiche decidano di passare periodi di riposo e tranquillità in grandiose dimore fuori città. Nasce così una nuova tipologia di villa di campagna, che perde l’aspetto chiuso e fortificato dei manieri medievali, ponendosi invece in relazione con l’ambiente circostante. Uno degli aspetti caratterizzanti le ville rinascimentali è infatti l’ampio giardino o parco in cui sono immerse.
La villa: architetti in campagna
La villa: architetti in campagna
Immerse nella natura, le ville di campagna offrono riposo e tranquillità
Porticati e logge
La villa di Poggio a Caiano, costruita dall’architetto Giuliano da Sangallo per Lorenzo il Magnifico, signore di Firenze, è uno dei primi esempi di villa rinascimentale fuori dalle mura cittadine. La novità consiste soprattutto nel porticato al piano terreno, che con le sue eleganti arcate mette in comunicazione la villa con il giardino circostante. Altro elemento di “apertura” è la loggia al piano di sopra, sormontata da un timpano, che segna il passaggio tra l’esterno e l’interno dell’edificio.
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