Le frontiere della salute

Le frontiere della salute Il Novecento è stato definito, a buon diritto, il secolo della medicina . Nelle regioni più sviluppate la durata della vita media, in continuo aumento, ha già raggiunto traguardi impensabili fino a poco tempo fa. Alla metà degli anni Trenta del secolo scorso la vita media oscillava tra i 55 e i 65 anni, oggi tende agli 80 e li supera largamente in vari Paesi: arriva a 87 anni in Giappone e a 84 in Italia per le donne, mentre gli uomini vivono alcuni anni in meno. Nelle regioni del mondo meno sviluppate, però, le statistiche sono ben diverse: la durata media della vita non supera i 65 anni e scende sotto i 50 in vari Paesi africani (a 47 anni per i maschi del Ciad). Si tratta comunque di dati notevolmente migliorati anche solo rispetto a un decennio fa, quando la speranza di vita nei Paesi africani era inferiore in media di ben 10 anni. I livelli attuali sono stati raggiunti anche grazie ai programmi dell ONU per ridurre la mortalità e combattere la piaga dell AIDS, soprattutto nell Africa Subsahariana. AZ bVaVii^Z YZaaV edkZgi| La causa principale del costante divario nella durata della vita tra le varie regioni mondiali è la povertà nei Paesi del Sud del mondo. Centinaia di milioni di persone indebolite dalla fame sono ancora prive di assistenza sanitaria, cioè si ammalano e non vengono curate. 8VbeV\cV Y^ egZkZco^dcZ Xdcigd a 6>9H ^c 8^cV# -) -) Inoltre nei Paesi poveri o in via di sviluppo iin Af Africa, i nell Asia Meridionale e Sud-Orientale, nell America Latina si muore di malattie infettive altrove debellate, come la tubercolosi e la malaria, trasmessa dalla zanzara anofele. Si muore, come abbiamo detto, di diarrea, provocata dall acqua non potabile e dalla mancanza di igiene, oltre che dalla sottoalimentazione. Si muore, specialmente nell Africa Subsahariana, di AIDS. L AIDS (in inglese, Acquired Immune Deficiency Syndrome, sindrome da immunodeficienza acquisita), malattia che si trasmette soprattutto attraverso rapporti sessuali non protetti, fino a pochi anni fa aveva decimato le aspettative di vita in quasi 40 Paesi africani devastati dall epidemia, nei quali si contavano i tre quarti dei decessi annuali registrati nel mondo. La diffusione dei farmaci per impedire che i sieropositivi sviluppino la malattia ha diminuito la mortalità, soprattutto in Sudafrica, ma non ha fatto nulla per rallentare il contagio. In assenza di una politica di prevenzione efficace, secondo l ONG Medici senza frontiere, i sieropositivi in Africa potrebbero arrivare a 200 milioni entro il 2025. Ogni anno a causa di queste malattie muoiono milioni di persone. Per debellarle è necessario anzitutto combattere la povertà e la malnutrizione, aprendo ai miliardi di persone che ne sono escluse l accesso all acqua potabile, ai vaccini, alle medicine, alla sanità di base e all istruzione. 9dccZ V[g^XVcZ ^c jc XZcigd Y^ hjhh^Y^d YZaa JC>8:;#

Geo Touring - volume 3
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Gli Stati del mondo