All'istruzione si lega la speranza di una vita migliore, più libera e più ricca, per gli individui e per le collettività. L'istruzione è ormai universalmente considerata come una delle fondamentali vie di uscita dalla povertà e come chiave dello sviluppo, inteso non solo in senso economico ma anche come progresso delle possibilità umane. La Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, approvata dall'ONU nel 1948, riconosce l'istruzione come diritto e insieme obbligo generale almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali (art. 26), che devono essere gratuite. Ne stabilisce inoltre l'accessibilità in base al merito per quanto riguarda i livelli superiori.
Il problema dell'analfabetismo
Le profonde diseguaglianze che attraversano il mondo si riflettono anche nel divario fra i diversi livelli di istruzione. In Paesi come il Canada e il Giappone oltre la metà dei giovani è laureata, mentre nei Paesi poveri circa 60 milioni di bambini non vengono nemmeno iscritti a scuola, e 775 milioni di adulti sono analfabeti, cioè non sanno leggere e scrivere. Il tasso di analfabetismo è massimo, intorno al 50% e oltre, in vari Paesi dell'Africa Subsahariana, ma rimane molto alto anche in Egitto e nei Paesi dell'Asia Meridionale, come il Pakistan e il Bangladesh.Quasi sempre, comunque, l'analfabetismo si concentra nelle regioni meno sviluppate del pianeta e coinvolge in genere più le donne degli uomini (le bambine vengono mandate meno a scuola) e più le zone rurali - dove le famiglie sono più povere e le scuole più scarse - delle aree urbane. Situazioni di forte analfabetismo restano ancora persino in Paesi in rapida crescita come l'India e, in misura minore, la Cina, così come in vaste aree rurali dell'America Latina.
La lotta contro l'analfabetismo coincide, quasi, con la lotta contro la povertà, e viceversa: una donna istruita è solita fare meno figli, un contadino che sa leggere può seguire istruzioni per usare tecniche nuove, i giovani scolarizzati possono essere coinvolti in campagne di prevenzione delle malattie. Contemporaneamente, l'istruzione consente l'apertura alla cittadinanza e alla partecipazione civile. L'obiettivo dell'istruzione di base per tutti, fissato formalmente dall'ONU durante un Forum a Dakar (in Senegai), nel 2000, è stato finora solo parzialmente raggiunto: il tasso di scolarizzazione, in poco più dieci anni, è aumentato nell'Africa Subsahariana dal 58% al 76%, ma molto rimane ancora da fare in questa e in altre regioni, come l'Asia Centrale, dove persiste soprattutto il problema della scarsa scolarizzazione delle bambine.