LE REGIONI DELL’ASIA

Estremo Oriente

Con il nome di Estremo Oriente, o di Asia Orientale, si indica la regione asiatica che comprende - oltre ai due colossi economici mondiali rappresentati da Cina Giappone - la Mongolia, la Corea del Nord, la Corea del Sud e Taiwan. La regione si estende da nord a sud per circa 5400 km; l'estremità settentrionale si incunea fra le gelide terre siberiane, quella meridionale è alla stessa latitudine del deserto africano del Sahara. Si tratta complessivamente di una regione vastissima e per questo ricca di una grande varietà di caratteri fìsici: dagli altopiani montuosi del Tibet e della Mongolia alle pianure dei grandi fiumi cinesi, dagli aridi deserti del Taklima-kan e di Gobi alle coste frastagliate dei mari Cinese Meridionale e Cinese Orientale, fino alla geologia vulcanica dell'arcipelago giapponese.

IL TERRITORIO E L'AMBIENTE

Dalle vette himalayane al manto nevoso del Fuji

I rilievi raggiungono le altitudini massime in Cina, alla quale appartiene il versante settentrionale della catena himalayana, ai confini con Pakistan, India, Nepal e Buthan, compreso quello del Monte Everest (il versante meridionale è invece nepalese) con i suoi 8844 m di altitudine. Altre cime elevatissime si ergono molto più all'interno, nei rilievi dell'Altun Shan, del Tian Shan e dell'Aitai, in Mongolia. Nei Paesi insulari, Giappone e Taiwan, sono presenti vette che sfiorano i 4000 m di altitudine, come le Fuji, in Giappone (3776 m), quasi sempre ammantato di neve.

Localizza le montagne del Tian Shan nella carta fisico-politica alle pagine 26-27 dell'Atlante: qual è la cima più elevata della catena?



Un canyon sulle montagne Tian Shan in Cina.

Grandi fiumi e opere di canalizzazione

Le piogge stagionali condizionano la portata dei corsi d'acqua. I fiumi maggiori mantengono comunque sempre una portata consistente, in quanto il loro bacino comprende alti rilievi che assicurano un apporto continuo di acque. Il più lungo e più importante fiume della regione e dell'intera Asia è il Chang Jang (un tempo chiamato Yangtze Kiang e, in Italia, Fiume Azzurro), in territorio cinese; in Cina scorre anche lo Huang He, o Fiume Giallo. I fiumi della penisola coreana, delle isole nipponiche e di Taiwan hanno in genere corso breve e impetuoso e portata irregolare; le loro acque risultano comunque preziose per l'agricoltura grazie anche alle dighe e alle opere di canalizzazione presenti nelle fertili pianure costiere.

Le coste e il Pacifico

Le zone più popolose della regione sono in genere quelle costiere, dove si trovano pianure più o meno ampie - a volte solo strette fasce di terreno fertile create dai detriti depositati nei millenni dai corsi d'acqua - da cui, grazie a un'agricoltura razionale, si ricavano abbondanti rese. In una regione soggetta al clima monsonico, la fascia costiera è interessata da copiose precipitazioni e favorita da buone possibilità di pesca e facilità di trasporto via mare. Il Mar Cinese Meridionale, il Mar Cinese Orientale, il Mar Giallo e il Mar del Giappone sono parte dell'Oceano Pacifico.

La penisola coreana, le isole di Giappone e Taiwan

Oltre a una vasta e compatta massa continentale, la regione comprende diverse penisole e isole. La penisola più grande e più importante è quella coreana, suddivisa fra i due Stati della Corea del Nord e della Corea del Sud. Il maggior gruppo di isole è l'arcipelago del Giappone, mentre su un'isola poco più grande della nostra Sicilia, in passato nota con il nome di Formosa, si trova Taiwan. Qui nel 1949 si rifugiò l'esercito nazionalista sconfìtto dai comunisti nel corso della Rivoluzione Cinese, proclamando sull'isola la Repubblica della Cina Nazionale.

PUNTO AMBIENTE

A cavallo tra Mongolia e Cina si stende il deserto di Gobi: è un vasto altopiano, intorno ai 1000 m di quota, circondato da rilievi che lo isolano dai venti monsonici provenienti da sud. La parte sud-orientale è completamente desertica, ricoperta di ghiaia e sabbia (in cinese viene infatti chiamato Shamo, "Deserto di sabbia"), mentre in altre aree regnano la steppa con bassa vegetazione arbustiva, e praterie nelle zone meno aride. Il deserto è attraversato fin dall'antichità da vie carovaniere: su una di queste si avventurò intorno al 1275 anche Marco Polo, probabilmente il primo europeo a conoscere la regione. L'area riveste grande importanza anche per alcune notevoli scoperte paleontologiche, che portarono negli anni Venti del Novecento al ritrovamento di uova fossili di dinosauro.



LA POPOLAZIONE

L'Estremo Oriente è abitato in totale da oltre un miliardo e mezzo di esseri umani: è la regione più popolosa della Terra e ospita da sola circa un quarto del genere umano. Fra i Paesi che ne fanno parte, la Cina è il più popoloso in assoluto, e il Giappone decimo al mondo per numero di abitanti.
L'imponente massa umana che abita l'Estremo Oriente si concentra soprattutto nel settore orientale, costiero insulare, per la presenza di vaste pianure e di grandi fiumi, per la prossimità del mare e per il clima più favorevole; la parte occidentale e interna, aspra e arida, è invece scarsamente popolata.

Aree popolate, con qualche eccezione

Due Stati della regione, Corea del Sud e Taiwan, hanno una densità di popolazione elevatissima, intorno ai 500-600 ab./km2, e molto elevata è anche la densità del Giappone, intorno ai 340 ab./km2. All'estremo opposto sta la Mongolia dove, su un territorio cinque volte più esteso di quello italiano, vivono solo poco più di 2,5 milioni di persone, con una densità che arriva a stento a 2 ab./km2La Cina registra invece una densità media di 140 ab./km2, ma con oscillazioni estreme fra territori quasi disabitati e megalopoli affollatissime.

Pechino, Tokyo, Seoul... e in più Shanghai

Le tre capitali della Cina, del Giappone e della Corea del Sud, rispettivamente Pechino, Tokyo e Seoul, superano tutte ampiamente i 10 milioni di abitanti, che raddoppiano o triplicano considerando le rispettive aree metropolitane. In Cina e in Giappone ci sono altre città "milionarie", prima fra tutte la cinese Shanghai, che è arrivata a superare per popolosità la capitale. Pyongyang, nella Corea del Nord, e Taipei, a Taiwan, contano poco meno di 3 milioni di abitanti, non tenendo conto dell'agglomerato urbano; Ulaanbaatar (Ulan-Bator), la capitale della Mongolia, ha invece poco più di 1 milione di abitanti.

Hong Kong e Macao, di nuovo alla Cina

Alla fine del Novecento gli ultimi possedimenti coloniali europei di Hong Kong e Macao sono passati alle dipendenze del Governo cinese, pur conservando ampie autonomie amministrative. Hong Kong, colonia britannica fino al 1997, è stato un importante emporio commerciale e negli ultimi decenni, grazie al grande sviluppo delle attività industriali legate ai comparti tessili, elettronici, alla cantieristica navale e ai servizi finanziari, è diventato uno dei più dinamici poli economici asiatici. Anche il suo aspetto è quello di una moderna città occidentale, con una foresta di alti grattacieli affacciati sulla splendida baia. Macao, già provincia d'oltremare portoghese, è tornata alla Cina nel 1999: a differenza di Hong Kong, ha in parte conservato una caratteristica architettura di stampo coloniale con chiese e palazzi barocchi.

I coreani, uguali e divisi

Gli abitanti delle due Coree, quella del Nord e quella del Sud, per lingua e per cultura, per costumi e per tradizioni, appartengono tutti allo stesso popolo. Se oggi sono separati, i motivi sono solo di ordine storico e politico. Al termine della Seconda Guerra Mondiale, con la fine dell'occupazione giapponese, il Paese fu infatti diviso in due: il Nord controllato dai sovietici e dai cinesi, il Sud dagli statunitensi. Nel 1950 le truppe nordcoreane invasero il Sud, scatenando un conflitto finito nel 1953 con la conferma della divisione della penisola in due Stati.

L'aumento della popolazione oggi sotto controllo

Fino a pochi decenni fa in quasi tutti gli Stati della regione la popolazione cresceva a un ritmo molto sostenuto. La maggiore disponibilità di alimenti e di altri beni veniva così in gran parte annullata dal contemporaneo aumento degli abitanti a cui essi erano destinati. Oggi il tasso d’incremento naturale si è ridotto notevolmente per effetto di provvedimenti mirati a limitare il numero di nascite. La popolazione aumenta ancora, ma in misura più compatibile con le risorse a disposizione.

Lingue e religioni

In Cina e a Taiwan si parla il cinese (ma in Cina si parlano anche numerose altre lingue dei diversi gruppi etnici presenti sul suolo nazionale, anche se il loro uso è scoraggiato dalle autorità), in Giappone il giapponese, nelle due Coree il coreano, in Mongolia il mongolo.
In Cina, dove lo Stato predica ufficialmente l'ateismo, molti seguono il Confucianesimo o le religioni popolari; in Giappone si pratica lo Shintoismo; in entrambi i Paesi sono presenti minoranze buddiste e cristiane, diffuse anche nel resto della regione.

RIFLETTI

Questa "selva" di insegne lungo una via di Hong Kong può rivelare molte cose: quali lingue riconosci? Come lo spieghi?



NEL CORSO DEL TEMPO

 PERIODO EVENTI
III sec. a.C. Unificazione della Cina: nasce l'Impero Cinese. Costruzione della Grande Muraglia.
VI sec. Diffusione dello Shintoismo in Giappone e unificazione del Paese.
 XIII sec. Espansione dei Mongoli in Cina e in Corea.
1840 Inizio della penetrazione coloniale inglese in Cina.
1912-1936 Fine dell'Impero Cinese. La nuova repubblica è dilaniata dalla guerra tra nazionalisti e comunisti.
1936-1937 Alleanza tra comunisti e nazionalisti cinesi contro l'espansionismo giapponese.
1945 Le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki costringono alla resa il Giappone e pongono fine alla Seconda Guerra Mondiale.
1949-1953 Proclamazione della Repubblica Popolare Cinese e fuga a Taiwan dei nazionalisti.
1989-2008La Cina normalizza i rapporti con la Russia e con gli Stati Uniti, mentre reprime le spinte democratiche all'interno. Progressiva apertura del Paese all'economia capitalista e al mondo,simboleggiata dalle Olimpiadi di Pechino (2008).
2011Un terremoto e poi la conseguente onda di maremoto(tsunami) devastano la costa del Giappone affacciata sul Pacifico, provocando migliaia di vittime e gravi danni all'economia. Il sisma danneggiala centrale atomica di Fukushima, dove si verifica il più grave incidente nucleare della storia dopo quello di Chernobyl del 1986.

IERI E OGGI

Il glorioso passato dei popoli della steppa 

La Mongolia e le zone confinanti della Cina sono abitate da popolazioni mongole, ultime discendenti di popoli nomadi dal glorioso passato. I mongoli sono un gruppo di popolazioni dell'interno dell'Asia che intorno al 1200, ai tempi del leggendario Gengis Khan, crearono un vastissimo impero esteso fino alla Cina, alla Russia e alla Persia. In seguito, sovrani mongoli diedero vita all'Impero Moghul in India. Oggi genti di ascendenza mongola si incontrano in vari Stati della regione, dalla Mongolia propriamente detta al Mar Caspio. 



L'ECONOMIA

L'Asia Orientale è la prima regione del mondo per importanza economica complessiva, davanti alle più evolute regioni europee e americane. La consolidata economia giapponese è stata affiancata negli ultimi decenni da quella sudcoreana e taiwanese e soprattutto dalla Cina, la nuova potenza produttiva e commerciale apertasi all'Occidente.

Primati e ritardi

La Cina è la seconda potenza economica mondiale, e anche il Giappone è ai primi posti, più o meno alla pari con l'India. Inoltre Corea del Sud e Taiwan sono fra i primi venti della graduatoria mondiale. Per quanto riguarda reddito prò capite e condizioni di vita della popolazione, il Giappone è al livello dei maggiori Stati nordamericani ed europei, mentre la Corea del Sud e Taiwan sono in costante crescita. Corea del Nord e Mongolia, al contrario, hanno condizioni di vita e di reddito modestissime; la Cina, che pure continua a progredire a ritmi molto sostenuti, è ancora ben lontana da un completo recupero e deve fare i conti con la presenza di gigantesche sacche di arretratezza e di povertà.

Grandi produzioni alimentari... non sufficienti

Giappone, Corea del Sud e Taiwan sfruttano in modo ottimale i pochi spazi fertili disponibili e possono vantare un'agricoltura avanzata; la Cina figura al primo posto in quasi tutte le graduatorie delle principali produzioni alimentari. Ma per sfamare adeguatamente un quarto del genere umano, tutto questo non basta: il Giappone è il primo importatore mondiale di cereali e altri generi alimentari, seguito anche da Corea del Sud e Cina, anch'es-si in testa alla classifica.

Le terre del riso, del tè e del cotone

La situazione è migliore per quanto riguarda l'allevamento (la Cina da sola possiede metà del patrimonio mondiale di suini), la carne, le uova e la pesca.
Fra le produzioni più abbondanti figurano il riso, l'alimento base della regione, il tè, bevanda tipica anche qui come nel Subcontinente Indiano, e il cotone, che è il prodotto su cui si è basato il primo sviluppo industriale. Di rilievo sono inoltre le produzioni di patate dolci, tabacco, lino, crostacei e molluschi.

Le risorse energetiche non bastano

Una folte produttività richiede un folte consumo di energia. Fatta eccezione per l'abbondanza di carbone in Cina, nessuno dei Paesi della regione dispone di adeguate quantità di risorse eneigetiche naturali. Infatti la Cina è il secondo importatore mondiale di petrolio e il Giappone il terzo. Inoltre i vari Paesi stanno potenziando la produzione idroelettrica e quella nucleare, per la quale sono preceduti solo dagli Stati Uniti. Il Giappone dispone di oltre 50 reattori nucleari ma, dopo l'incidente alla centrale di Fukushima del 2011, ha avviato un percorso di abbandono di questa foima di eneigia che dovrebbe concludersi entro il 2040; la Corea del Sud conta 23 reattori (più altri 11 in fase di costruzione), la Cina ne ha 16 in funzione e 26 in costruzione.

Industrie di ogni genere

Il grado di sviluppo industriale è estremamente differenziato: minimo in Mongolia, dove prevalgono attività estrattive e semplici lavorazioni delle pelli, della lana e del legname; massimo nelle industrie pesanti nella Corea del Nord (siderurgia, metallurgia, chimica). Nella Corea del Sud e a Taiwan prevalgono le attività manifatturiere, con folti produzioni ed esportazioni in particolare della cosiddetta elettronica di consumo, come televisori, computer' e telefoni cellulari; notevole anche lo sviluppo del settore automobilistico. Molto più importante e più completa è la produzione dei due giganti industriali della regione, Giappone e Cina. Nel primo caso si sono raggiunti livelli mondiali di eccellenza nella produzione automobilistica e motociclistica, ma soprattutto nei settoii della meccanica di precisione, dell'elettronica, della microelettronica e dell'infoimatica. In Cina l'industria tessile (cotoniera in particolare), tradizionale pilastro dell'economia, negli ultimi anni è stata affiancata da una selle di settoii con una straordinaria crescita produttiva, come quello alimentare, della chimica, del cemento, della meccanica e dell'elettronica.

DEBITORI E CREDITORI

La Corea del Nord e la Mongolia sono fra i Paesi con il maggior debito estero del mondo: negli anni, per poter sviluppare la loro economia, hanno ottenuto da altri Paesi prestiti che poi non sono riusciti a restituire. Fortunatamente fra i loro creditori ci sono Stati "amici" come la Russia e la Cina, disponibili a condonare gran parte dei debiti. Sono nella situazione opposta il Giappone, che grazie al suo efficientissimo sistema finanziario è il più grande creditore internazionale (nella foto, la Borsa di Tokyo), e la Cina, la cui potenza commerciale ha consentito di accumulare in questi ultimi anni la maggior riserva valutaria del mondo in dollari statunitensi (dopo gli Stati Uniti, ovviamente).



CONFRONTA

I dati socio-economici


Stati
PIL pro capite in $ USA
Speranza di vita M/F
ISU
(classifica)

Cina
4382
72/75
0,663 (89°)
Corea del Nord 555 65/70 n.d. (n.d.)
Corea del Sud 20.591 76/83 0,877 (12°)
Giappone 42.820 80/87 0,884 (11°)
Mongolia
2227
64/70
0,622 (100°)
Taiwan
18.458
76/82
n.d. (n.d.)
Italia
34.059
78/84
0,854 (23°)

Confronta il PIL pro capite di Cina e Giappone, considerati due "giganti" dell'economia mondiale: come si può spiegare questa disparità? Secondo te la differenza è destinata ad accentuarsi o ad assottigliarsi? Perché?

Geo Touring - volume 3
Geo Touring - volume 3
Gli Stati del mondo