LE REGIONI DELL’ASIA

Sud-Est asiatico

La regione del Sud-Est asiatico è formata da una parte continentale costituita dall'articolata penisola dell'Indocina - che comprende gli Stati del Myanmar (owero la vecchia Birmania), la Thailandia, il Laos, la Cambogia, il Vietnam, la parte continentale della Malaysia e la città-Stato di Singapore e una parte insulare formata dal vastissimo arcipelago indonesiano, nel quale si trovano, oltre alla stessa Indonesia, le isole della Malaysia e i piccoli Stati del Brunei e di Timor Orientale (Timor Est), e le Filippine.

IL TERRITORIO E L'AMBIENTE

Catene montuose ricoperte di foreste

La Penisola Indocinese comprende estensioni collinari, tavolati e catene montuose che affiancano e completano imponenti rilievi dell'India e della Cina. Il territorio vietnamita è costituito per l'80% da colline e montagne, che nel Nord del Paese si innalzano oltre i 3000 m. Estesi rilievi occupano anche gran parte del Laos, mentre all'estremità settentrionale del Myanmar si elevano aspri corrugamenti periferici della regione himalayana, con diverse cime che superano i 5000 m di altitudine. Queste zone sono coperte da foreste in buona parte non ancora intaccate dall'intervento umano.

Grandi fiumi e fertili pianure

Il Mekong, l'Irrawaddy, il Menam e altri grandi fiumi ricevono acqua dai rilievi dell'interno e dalle intense precipitazioni che si verificano durante la stagione delle piogge e si distendono ricchi di acque nelle vaste zone di pianura. Quando sono ancora lontani dalla costa, il loro corso si apre in diversi rami, collegati da una fitta rete di canali che estendono l'irrigazione a vaste aree coltivate perlopiù a riso. I grandi fiumi sono in buona parte navigabili e trasportano molti detriti: quelli depositati dall'Irrawaddy fanno avanzare la costa del Myanmar di circa 50 m l'anno.

Il "turbolento" Mekong

Il Mekong scorre in sei Stati: nasce in Cina, dove è chiamato "fiume turbolento" e poi entra in Indocina, dove attraversa Myanmar, Laos (nella foto), Thailandia, Cambogia e Vietnam. La sua sorgente non è stata identificata con certezza e non è ben chiaro guanto sia lungo: le stime variano da 4350 a 4909 km.
La portata del fiume è condizionata dalle abbondantissime piogge stagionali tipiche del clima monsonico: fra settembre e novembre il suo livello si innalza di 10-15 m, gli argini non riescono più a contenerlo e le acgue vanno ad allagare le pianure circostanti coltivate a risaia, o a riempire bacini che in altre stagioni restano asciutti.



La Penisola e lo Stretto di Malacca

Dall'Indocina si protende in mare per più di 1000 km verso l'arcipelago indonesiano la Penisola di Malacca, suddivisa fra Thailandia, Malaysia e Singapore. Lo Stretto di Malacca, che la divide dalla grande isola indonesiana di Sumatra, mette in comunicazione l'Oceano Indiano con il Mar Cinese Meridionale, e quindi con l'Oceano Pacifico. Questo passaggio è soggetto a un traffico navale molto intenso, soprattutto nel punto in cui il braccio di mare effettivamente navigabile si restringe a meno di 3 km (caratteristica che l'ha reso per secoli uno dei luoghi preferiti per gli assalti dei pirati, i quali ancora oggi infestano le acque circostanti).

L'arcipelago indonesiano

Quello indonesiano è il più grande arcipelago del mondo: comprende poco meno di 14.000 isole, di cui solo 1500 circa sono abitate: per la maggior parte sono piccole e piccolissime, e non è sempre facile stabilire se si tratti di vere isole o di grandi scogli. Le isole maggiori sono quelle di Sumatra, Giava, Borneo e Celebes (Sulawe-si); altre sono raggruppate in ulteriori sotto-arcipelaghi, come le Molucche o le Piccole Isole della Sonda. L'arcipelago indonesiano si trova nel punto di contatto delle zolle tettoniche eurasiatica e indo-australiana: questo fa sì che l'intera regione sia fortemente interessata da attività vulcaniche e spesso colpita da terremoti.

L'arcipelago delle Filippine

Sono invece circa 7000 le isole che compongono l'arcipelago filippino, tutte appartenenti alla repubblica delle Filippine; le isole principali, Luzon e Mindanao, si trovano rispettivamente alle estremità nord e sud. Il territorio delle isole è segnato da catene montuose, valli interne e strette pianure costiere.
Le isole si affacciano su un lembo della cosiddetta cintura di fuoco del Pacifico, che in quest'area segna la linea di frattura tra la zolla delle Filippine e quella pacifica: per questo sono anch'esse soggette a frequenti fenomeni sismici.

UN PONTE TRA ASIA E OCEANIA

La vasta regione dei due arcipelaghi indonesiano e filippino, detta anche Insulindia, si distende in latitudine e in longitudine rispettivamente per una lunghezza massima di 4000 e di 5000 km circa: più o meno le stesse dimensioni dell'Europa. Si usa dire che le isole dei due arcipelaghi fanno da ponte fra il continente asiatico e l'Oceania, come i sassi sui quali si appoggia il passo per guadare un torrente. Ed è davvero così: non ci sono, né ci sono stati in passato, tratti di mare aperto insuperabili. Anzi, ieri ancor meno di oggi, visto che un tempo il livello del mare, più basso, lasciava emerse lingue di terra che permettevano anche il passaggio a piedi da un'isola all'altra.


LA POPOLAZIONE

Negli undici Stati della regione del Sud-Est asiatico vivono circa 600 milioni di abitanti, distribuiti su poco meno di 4,5 milioni di km2.

Molti Paesi intensamente popolati

In alcuni Paesi la densità di popolazione è molto elevata: in Vietnam e nelle Filippine si aggira sui 250-300 ab./km2, in Thailandia e in Indonesia è poco meno della metà, con punte che arrivano fino a 1000 ab./km2 nell'lsola di Giava. Il caso limite è rappresentato dalla minuscola città-Stato di Singapore, raggiunge una concentrazione di oltre 7000 ab./km2 e risulta perciò uno dei Paesi più densamente popolati al mondo, grazie anche al fatto che la sua superficie è pressoché interamente urbanizzata.
La densità di popolazione è decisamente inferiore negli altri Paesi della regione, fino al minimo di 27 ab./km2 dell'aspro e montuoso Laos.

Una forte concentrazione nelle capitali

Il tasso di urbanizzazione è in rapido aumento in tutto il Sud-Est asiatico. Lo sviluppo più intenso e disordinato è quello delle capitali. Considerando la popolazione delfintero agglomerato urbano, la capitale dell'Indonesia, Giacarta, conta circa 10 milioni di abitanti (che quasi triplicano nell'area della cosiddetta Grande Giacarta); quella delle Filippine, Manila, oltre 11 milioni, al pari della capitale thailandese, Bangkok, mentre Kuala Lumpur, capitale della Malaysia, supera i 7 milioni.
Città che hanno fra i 3 e i 7 milioni di abitanti sono Yan-gon, nel Myanmar, Hanoi e Ho Chi Minh, in Vietnam.

Due grandi gruppi etnici e linguistici

Nella regione sono presenti due gruppi umani principali, che si distinguono per le lingue parlate.
Gli Stati del continente ospitano popolazioni appartenenti a etnie indocinesi (thai e altri gruppi affini, vietnamiti, birmani, khmer, lao, akha) con un medesimo ceppo linguistico originario.
Le popolazioni degli Stati insulari appartengono invece a etnie indonesiane e parlano lingue che si sono via via differenziate a seconda delle diverse vicende storiche e coloniali: lingue malesi in Indonesia e Malaysia, più complesse e originali nelle Filippine, così come assai eterogenea è la composizione etnica delbarcipelago, frammentata in tanti gruppi diversi che hanno conservato fino ai nostri giorni cultura e tradizioni peculiari.

Differenze religiose e problemi politici

Le popolazioni delblndocina sono prevalentemente buddiste; Indonesia, Malaysia e Brunei sono a netta maggioranza musulmana, mentre nelle Filippine la lunga colonizzazione spagnola ha lasciato in eredità il Cattolicesimo. I vari Paesi ospitano minoranze di altre fedi. In alcuni casi le differenze religiose sono motivo di forti contrasti interni o di lotte sanguinose per ottenere l'indipendenza o l'autonomia, come nel caso dei musulmani dell'Isola di Mindanao, nelle Filippine, che si sono ribellati all'autorità del Governo centrale.

NEL CORSO DEL TEMPO


PERIODO
EVENTI
Preistoria
Presenza nella regione indonesiana di alcuni dei più antichi gruppi di Homo sapiens.
XIV-XV sec.
Progressiva islamizzazione dell'Indonesia a opera degli arabi.
XVI-XVII sec.
Gli spagnoli "scoprono" e colonizzano le Filippine, gli olandesi l'Indonesia.
XIX sec.
Inglesi e francesi si spartiscono gran parte della Penisola Indocinese; resta indipendente il Siam (oggi Thailandia).
1945-1956
Tutti i Paesi della regione ottengono l'indipendenza.
1975
Dopo dieci anni di scontri violentissimi si conclude la guerra tra il Vietnam del Nord (appoggiato dall'URSS) e il Vietnam del Sud (appoggiato dagli USA): il Paese viene riunificato.
2002
Riacquista l'indipendenza l'ex colonia portoghese di Timor Orientale occupata nel 1975 dall'Indonesia.
2004
Un catastrofico tsunami si abbatte sulle coste occidentali dell'Indonesia, causando centinaia di migliaia di vittime e disastrosi danni all'ambiente e all'economia.

IERI E OGGI

Myanmar: militari e monaci buddisti Il Myanmar ha vissuto per oltre quarant'anni sotto una dittatura militare: i ripetuti tentativi di rivolta popolare sono sempre stati repressi dall'esercito. All'inizio degli anni Novanta del XX secolo, la Lega Nazionale per la Democrazia vinse le libere elezioni, ma un nuovo colpo di Stato militare dichiarò fuorilegge i partiti politici e pose agli arresti domiciliari la leader del partito, Aung San Suu Kyi (nella foto, sulla bandiera). Insignita del premio Nobel per la Pace nel 1991, è stata poi liberata solo nel 2010. Nel frattempo, nell'autunno del 2007 una nuova rivolta contro la dittatura ha preso avvio dai monasteri buddisti, ma ancora una volta è stata repressa. Messa alle strette soprattutto dalle sanzioni internazionali, la giunta militare ha concesso un referendum costituzionale nel 2008 ed elezioni nel 2010, ma entrambe sono state giudicate una messinscena; nel 2012 si sono tenute altre elezioni per un ristretto numero di seggi, con il trionfo del partito di Aung San Suu Kyi. 


L'ECONOMIA

Nell'economia della regione, accanto all'Indonesia che detiene primati in quasi tutti i settori, si distinguono gli altri Stati popolosi (Filippine, Vietnam e Thailandia) e alcuni piccoli ma ricchi, come Singapore e Brunei.

Primo prodotto: il riso

Indonesia, Vietnam, Thailandia, Myanmar e Filippine si situano fra il terzo e l’ottavo posto della graduatoria mondiale dei Paesi produttori di riso dopo Cina e India: oltre a soddisfare il fabbisogno interno, riescono a esportare parte della loro produzione. In diversi Paesi è consistente anche la produzione di altri cereali, come il mais.

Dall’olio di palma al caffè, al caucciù

Nel Sud-Est asiatico si fa largo uso dell’olio ottenuto dai frutti di una particolare palma, di cui i Paesi della regione (soprattutto Malaysia, ma anche Indonesia, Thailandia e Filippine) sono i maggiori produttori mondiali. Altre colture destinate al consumo interno sono quelle di frutta, patate dolci, soia, arachidi, mentre è rivolta in gran parte all’esportazione la produzione di caffè, cacao, tè, tabacco e quella di caucciù, di cui Thailandia, Indonesia e Malaysia producono due terzi del totale mondiale.

Più che l'allevamento, la pesca

In alcuni Stati della regione si allevano bovini (Myanmar), caprini (Indonesia), suini (Thailandia) e soprattutto volatili, con una consistente produzione di uova (Thailandia, Vietnam, Filippine).
La pesca, sia in mare sia nelle acque interne, è stata importante in passato e lo è ancor più oggi, dopo essersi potenziata con gli allevamenti di crostacei (gamberetti in particolare) e molluschi (Vietnam, Filippine, Thailandia, Myanmar).

RICONOSCI

Queste foto raffigurano due importanti attività appartenenti al settore primario: quali? Rintraccia nella carta qui sopra le zone in cui si concentrano.

Risorse energetiche e stagno

Indonesia, Vietnam, Brunei e altri Paesi ricavano dal sottosuolo abbondanti risorse energetiche (petrolio, gas naturale, carbone). Non mancano inoltre rame, zinco, bauxite, fosfati naturali, oro, argento e discrete quantità di pietre preziose e semipreziose.
La regione comprende tre dei maggiori produttori mondiali di stagno, materiale utilizzato per rivestire l'interno di lattine e scatolette per la conservazione di cibi e bevande: sono l'Indonesia, la Malaysia e la Thailandia.

Livelli di reddito modesti, con qualche eccezione

Fra i maggiori Paesi della regione, Malaysia e Thailandia godono di un reddito prò capite leggermente superiore alla media; Myanmar, Laos, Cambogia e Timor Orientale decisamente inferiore.
Minuscoli Stati come Singapore e il sultanato del Brunei, pei' divei'si motivi, raggiungono livelli di reddito pari a quelli dei Paesi occidentali più sviluppati.
Nel Brunei la presenza di importanti giacimenti di petrolio, oltre a fare del sultano uno degli uomini più ricchi della Terra, assicura ai 400.000 abitanti del piccolo Paese un reddito triplo o quadruplo rispetto alla media del Sud-Est asiatico.

Singapore, snodo commerciale dell'Asia

La città-stato di Singapore, che su un territorio grande tre volte la nostra Isola d'Elba concentra 5 milioni di abitanti, è una vera e propria potenza economica grazie al notevole sviluppo del settore dell'elettronica e agli utili che ricava da un intensissimo commercio internazionale, importando enormi quantitativi di merci che poi riesporta negli altri Paesi della regione (nella foto, il porto). Molte imprese sono però in mano a multinazionali straniere: per assicurare qualche guadagno anche alla popolazione locale il Governo ha lanciato nei primi anni Duemila il "progetto cartolina", distribuendo ai residenti milioni di cartoline già affrancate per invitare amici e parenti che vivono all'estero a visitare Singapore (e a spendervi valuta estera). 



CONFRONTA

I dati socio-economici


Stati
PIL pro capite in $ USA
Speranza di vita M/F
ISU
(classifica)

Brunei
31.239
75/80
0,805 (37°)
Cambogia
814
60/64
0,494 (124°)
Filippine
2007
70/75
0,638 (97°)
Indonesia
3015
69/73
0,600 (108°)
Laos
984
64/67
0,497 (122°)
Malaysia
8423
72/77
0,744 (57°)
Myanmar
702
60/65
0,451 (131°)
Singapore
43.117
78/83
0,846 (27°)
Thailandia
4992
64/72
0,654 (92°)
Timor Orientale
588
61/63
0,502 (120°)
Vietnam
1174
73/77
0,572 (109°)
Italia
34.059
78/84
0,854 (23°)

Confronta i dati relativi al PIL: quali sono i due Stati più ricchi del Sud-Est asiatico? Quali sono le fonti della loro ricchezza?

Geo Touring - volume 3
Geo Touring - volume 3
Gli Stati del mondo