Popoli e Stati

Gli Stati sono organizzazioni politico-giuridiche che regolano la vita collettiva di una popolazione all'interno di un territorio ben definito: così è, per esempio, per i cittadini tedeschi che abitano entro i confini della Repubblica Federale Tedesca, o per gli abitanti delle Isole Britanniche che risiedono nel Regno Unito.
Gli Stati europei sono in tutto 45 e si sono formati in un arco di tempo molto lungo: i più antichi, la Francia, l'Inghilterra, la Spagna, nacquero dopo il Mille dalla crisi del sistema feudale, allorché i sovrani tolsero ai vari feudatari che controllavano territori anche molto vasti il diritto di imporre tasse e di chiamare gli uomini alla guerra, accentrando su di sé ogni potere. Altri Stati europei si sono costituiti invece negli ultimi decenni, in seguito al crollo dell'Unione Sovietica e alla crisi della ex Iugoslavia: la Repubblica del Montenegro è stata proclamata "solo" nel 2006, e nel 2008 il Kosovo ha dichiarato la propria indipendenza dalla Serbia, peraltro non unanimemente riconosciuta dalla comunità internazionale.

STATI, POPOLI, NAZIONI

Numerosi Stati europei, dalla Grecia al Belgio, dall'Italia alla Germania, dalla Serbia alla Bulgaria, si sono costituiti nel corso dell'Ottocento, in seguito alle lotte di liberazione nazionale che hanno accompagnato la dissoluzione dei grandi imperi Austro-Ungarico e Ottomano di cui facevano parte. La comunanza di lingua, di cultura, di religione, di tradizioni favorì l'emergere di un'identità collettiva, la presa di coscienza di "essere italiani" o tedeschi o polacchi, e spinse a lottare per il riconoscimento di Stati-nazione che comprendessero entro i propri confini la totalità di un popolo.
Il rapporto tra Stati, cioè organismi politici dotati di determinati poteri, e nazioni, cioè popoli che si riconoscono sulla base di una cultura e di radici storico-geografiche comuni, non è mai stato semplice. Già nell'Ottocento l'idea di Stato-nazione, inteso come comunità formata da individui appartenenti allo stesso popolo e circoscritta entro rigide frontiere, si scontrava con i secolari processi della storia europea che avevano mescolato popoli e religioni, disseminando ovunque potenziali minoranze. Oggi sappiamo bene come, accanto a Stati-nazione, continuino a esistere in Europa popoli senza Stato, per esempio i rom, ma anche i baschi e i corsi, e popoli divisi tra più Stati, come i sami (più comunemente conosciuti come lapponi), che vivono tra Russia, Finlandia, Norvegia e Svezia, o gli ungheresi, che contano ancora ampie comunità nei territori un tempo parte del Regno d'Ungheria e oggi appartenenti per esempio a Romania e Slovacchia.

Nazioni e nazionalismi

Nell'Ottocento l'idea di nazione infiammò a tal punto gli animi dei patrioti che molti di loro sacrificarono la propria vita nella lotta per l'unificazione nazionale. Tra Ottocento e Novecento, però, l'idea di nazione si è trasformata in molti casi in nazionalismo: un'esaltazione aggressiva della superiorità di un popolo rispetto agli altri e una difesa della sua "purezza", che si sono spesso tradotte in politiche di dominio. La Prima Guerra Mondiale, il fascismo in Italia, il nazismo in Germania (nella foto) possono essere visti, anche, come frutti amari di quell'idea. Non stupisce quindi che, dopo i disastri del secondo conflitto mondiale, alcuni pensatori e uomini politici abbiano visto nelle istituzioni sovranazionali una garanzia di pace e di libertà per tutti. Eppure il nazionalismo è riesploso in modo sanguinoso nel cuore dell'Europa tra i popoli che fino alla fine degli anni '80 del secolo scorso avevano costituito la Federazione Iugoslava. Nei Balcani, dopo la dissoluzione della Iugoslavia (1991), le tensioni etniche e religiose tra i gruppi nazionali hanno portato a un susseguirsi di guerre feroci: in Croazia, in Bosnia-Erzegovina, in Serbia e Kosovo (in quest'ultimo caso, nel 1999, anche con l'intervento armato della NATO).



LO STATO: FORME E ORDINAMENTI


Gli Stati hanno forme e ordinamenti differenti, frutto delle diverse vicende storiche che hanno portato alla loro nascita e al loro sviluppo.
Per quanto riguarda la forma, cioè il modo in cui uno Stato è strutturato, si possono distinguere Stati unitari e centralizzati, come la Francia, o Stati federali, come la Svizzera e la Germania, che riuniscono Stati o regioni dotati di poteri autonomi, con parlamenti e governi propri.
Quanto all'ordinamento, cioè al tipo di forma di governo, la distinzione principale è tra monarchie, in cui il capo dello Stato è il re (come accade nel Regno Unito, in Spagna o in Svezia), e repubbliche.
Queste ultime si distinguono a loro volta in parlamentari, quando è il Parlamento, eletto dal popolo, a nominare il capo dello Stato e a concedere la propria fiducia al Governo, come in Italia; e presidenziali, in cui il Presidente della Repubblica è eletto direttamente dai cittadini ed è capo del Governo.
L'assetto dello Stato è comunque sempre stabilito, anche nelle monarchie, da una Costituzione, ossia da un testo che contiene l'insieme delle leggi fondamentali relative all'organizzazione dello Stato stesso, ai suoi poteri e ai suoi princìpi.

Anche se i sovrani continuano a succedersi per via ereditaria, le monarchie europee sono Stati costituzionali, in cui il potere effettivo è nelle mani del Governo eletto democraticamente e guidato dal Primo Ministro: non molto diverse, nella sostanza, dalle repubbliche (nella foto, i reali di Svezia). Solo il Regno Unito, per certi versi il Paese di più antica tradizione democratica, non ha una vera e propria Costituzione scritta.



Studio e imparo

1 Che cos'è uno Stato?
2 Qual è la differenza tra Stato e nazione? Quando le due entità coincidono?
3 Come si distinguono gli Stati in base alla forma?
4 Come si distinguono gli Stati in base all'ordinamento?
5 Qual è la differenza tra repubblica parlamentare e repubblica presidenziale?
6 Che cos'è una Costituzione?

Geo Touring - volume 2
Geo Touring - volume 2
Gli Stati d’Europa