Date queste premesse, non sorprende che il più prestigioso riconoscimento scientifico del mondo, il Premio Nobel, sia nato proprio in Europa. Ideato nel 1895 dallo scienziato e filantropo svedese Alfred Nobel, il premio fu assegnato per la prima volta nel 1901 a personalità che si erano distinte nei campi della Chimica, della Fisica, della Medicina, della Letteratura e nell'impegno a favore della Pace o dei diritti umani (il premio per l'Economia fu istituito più tardi, nel 1969). Da allora, il Nobel è stato assegnato a molti tra i più importanti scienziati contemporanei, come Albert Einstein (Nobel per la Fisica nel 1921), Guglielmo Marconi (Nobel per la Fisica nel 1908), premiato per le sue ricerche sulle trasmissioni radio, o Alexander Fleming, che fu insignito del Nobel per la Medicina nel 1945 per la fondamentale scoperta della penicillina. La prima donna a vincere il premio fu invece la scienziata polacca Marie Curie, pioniera degli studi sulla radioattività, che vanta anche il primato di unico vincitore del Nobel in due discipline scientifiche diverse, la Fisica nel 1903 e la Chimica nel 1911.
Ricerca all’avanguardia
Il più grande laboratorio al mondo per la ricerca di fisica delle particelle è quello del CERN (Centro Europeo per la Ricerca Nucleare), situato alla periferia di Ginevra, al confine tra Svizzera e Francia. Nato nel 1954, del tutto autonomo dall'UE, il CERN unisce oggi gli sforzi di 19 Paesi europei. Vi lavorano stabilmente circa 2400 persone, a cui si aggiungono circa 10.000 scienziati e ingegneri "in visita", provenienti da 113 Paesi del mondo.
Il CERN ha prodotto importanti scoperte e vari premi Nobel: nel 1984, per l'individuazione di nuove particelle della materia, i bosoni vettoriali, il premio è andato all'italiano Carlo Rubbia e all'olandese Simon van der Meer.
Nel 2012 gli scienziati del CERN hanno annunciato la scoperta di un'altra nuova particella teorizzata dagli studiosi, il bosone di Higgs, chiamata dai giornalisti italiani, con un po' di fantasia, la "particella di Dio". Si tratta infatti, probabilmente, della particella responsabile dell'esistenza della massa, e quindi della materia come noi la conosciamo.