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La moneta unica
GLI EFFETTI DEL PASSAGGIO ALLA MONETA UNICA
L'unificazione monetaria ha avuto un forte impatto simbolico sui cittadini: è stato il passaggio più concreto e tangibile compiuto verso l'integrazione europea. In breve tempo sono cambiate le abitudini di milioni di persone, che hanno dovuto imparare a "ragionare in euro". L'evento è stato accolto dai più con favore ed entusiasmo. Dal punto di vista pratico, l'adozione dell'euro ha reso gli scambi commerciali all'interno dell'area euro più rapidi, semplici ed... economici: ha eliminato infatti incertezze e costi legati alle operazioni di cambio, creando le premesse per un unico, vasto mercato. Tuttavia, soprattutto nei Paesi con un'economia meno solida come Italia, Grecia e Portogallo, l'introduzione della moneta unica ha avuto come effetto l'impennata dei prezzi di alcuni beni, che ha creato un certo malumore tra la popolazione.Il mercato di Eurolandia e la prima, grande difficoltà
Il mercato unico (chiamato anche Eurolandia) è forse la principale realizzazione dell'Unione Europea, ed è evidente che l'unificazione monetaria ha costituito un'importante spinta al suo rafforzamento. La moneta unica europea ha inoltre acquisito negli anni trascorsi dalla sua nascita un peso sempre maggiore a livello internazionale, e ha ormai affiancato il dollaro statunitense come mezzo di regolamento nei pagamenti internazionali. A partire dal 2008 l'euro ha però incontrato la prima grande difficoltà della sua breve vita: la crisi economica mondiale ha colpito molti Paesi europei, e in particolare la Grecia. Tutti gli organi dell'UE, prima fra tutti la BCE, la Banca Centrale Europea, sono intervenuti per aiutare la Grecia con prestiti e politiche di sostegno per evitare che un suo crollo economico potesse danneggiare gli altri Paesi dell'Eurozona. Per la prima volta si è parlato di un'eventuale uscita dall'euro di un Paese membro, una possibilità fino ad allora mai presa in considerazione e le cui conseguenze per i destini dell'Unione e della sua moneta sono difficili da immaginare.Gli accordi di Schengen
All'interno dell'UE vige un'unione doganale tra i Paesi aderenti agli accordi di Schengen. È il sogno di un'Europa senza frontiere: nello "spazio Schengen" merci e persone possono circolare liberamente, senza più barriere, passaporti, dogane. Questi accordi, nati inizialmente al di fuori della normativa UE e firmati nel 1985 da 5 Stati (vedi a pagina 11 dell'Atlante), sono poi divenuti parte integrante dell'Unione Europea con i Trattati di Amsterdam e di Maastricht. Appartengono allo "spazio Schengen" tutti i Paesi membri dell'UE tranne Regno Unito e Irlanda, e quattro Paesi che non fanno parte dell'UE: Norvegia, Islanda, Svizzera e Liechtenstein.Studio e imparo
1 Quando è stata istituita l'Unione Economica e Monetaria?
2 Quali Paesi oggi adottano la moneta unica?
3 Qual è lo scopo dei cosiddetti "criteri di convergenza" stabiliti dal Trattato di Maastricht?
4 Che effetti ha avuto l'introduzione dell'euro sul mercato economico?
5 In relazione alla crisi di quale Paese si è parlato per la prima volta di uscita dall'Eurozona?
6 Che cosa stabiliscono gli accordi di Schengen?
Geo Parole
Unione Economica e Monetaria • Trattato di Maastricht • Accordi di Schengen
Geo Touring - volume 2
Gli Stati d’Europa