L’Unione Europea

Il dialogo immaginario (ma non troppo) qui a fianco tra due ragazzi che si incontrano in qualche angolo del mondo ci offre uno spunto per riflettere sulla percezione che abbiamo della nostra identità. Se per un ragazzo americano è normale l'idea di appartenere a un grande Paese che comprende in sé numerosi Stati, per un ragazzo europeo di oggi dire "sono un cittadino europeo", anziché tedesco, francese, polacco, cipriota, italiano, è una conquista, il frutto di un radicale cambio di mentalità, di cultura, di orizzonti rispetto al recente passato, dovuto alla nascita e allo sviluppo dell'Unione Europea.

CHE COS'È L'UNIONE EUROPEA?

L'Unione Europea o UE è un'organizzazione sovra-nazionale e intergovernativa: significa che si pone "al di sopra" degli Stati nazionali, che le delegano parte dei propri poteri, e che vi prendono parte i governi dei Paesi membri. Come puoi vedere dalla carta a pagina 10 dell'Atlante, attualmente l'UE comprende 28 Stati, per un totale di oltre 500 milioni di cittadini.
Ma qual è lo scopo di tale organizzazione?
L'Unione Europea è un progetto politico che si è posto l'obiettivo di superare le divisioni all'interno del continente per garantire la pace, lo sviluppo economico e la sicurezza dei popoli dell'Europa. Avviata a partire da una serie di accordi economici, ha via via allargato il suo raggio di interesse e di azione ad altre aree, tanto che oggi vivere nell'UE significa vivere in una zona di libero mercato, con una moneta unica (l'euro, nei 18 Paesi che l'hanno finora adottato), dove circolano liberamente persone, merci e investimenti, dove si attuano politiche per l'agricoltura, la pesca e il commercio, dove si agisce congiuntamente per la tutela dell'ambiente, per la difesa dei diritti umani... e molto altro ancora, come scoprirai nelle prossime pagine.

UN LUNGO CAMMINO VERSO L'UNITÀ

Il processo che ha portato a quella che oggi chiamiamo Europa unita è stato lungo, complesso e spesso doloroso. Nel tempo i confini del nostro continente, all'interno e all'esterno, sono stati ridisegnati tante volte quanti sono stati i Paesi, i popoli e le culture che lo hanno dominato.

L'Impero Romano

La prima unificazione dell'Europa risale al II secolo d.C., quando l'Impero Romano raggiunse la sua massima espansione, con oltre 5 milioni e mezzo di chilometri quadrati e una popolazione di oltre 70 milioni di persone. Come si vede osservando la carta sotto, buona parte degli Stati che oggi compongono l'Unione Europea era già compresa nel perimetro dell'Impero.

Osserva la carta, che rappresenta la massima estensione raggiunta dall’Impero Romano nel II secolo d.C., e confrontala con la carta dell’Unione Europea a pagina 10 dell’Atlante: che cosa noti?


L'Impero Carolingio

Nel Medioevo fu il Cristianesimo a unificare il continente da un punto di vista spirituale e culturale, mentre sul piano politico un primo tentativo di unificazione, presto minato tuttavia dagli invasori che premevano ai confini, si ebbe nell'800 con l'incoronazione di Carlo Magno a imperatore del Sacro Romano Impero. Se osservi la carta sottopuoi vedere come l'Impero Carolingio comprendesse a grandi linee i sei Stati che saranno, molti secoli dopo, i fondatori della prima Comunità Europea (Italia, Germania, Francia, Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi).


Confronta la carta dell'Impero Carolingio con la carta dell'Unione Europea a pagina 10 dell'Atlante: i "futuri" 6 Stati fondatori della Comunità Europea sono completamente compresi entro i suoi confini?


L'età moderna

Le varie unificazioni del territorio europeo in epoca moderna coincisero quasi sempre con il folle tentativo di conquistare l'Europa con le armi. Ci provarono l'imperatore francese Napoleone Bonaparte all'inizio dell'Ottocento e, in modo assai più tragico, Adolf Hitler, dittatore tedesco. Nel 1942 l'impero nazista raggiunse la sua massima espansione, stringendo in una morsa quasi tutta l'Europa e provocando lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.

Il dopoguerra

Nel 1945, alla fine del secondo conflitto mondiale, il nostro continente, devastato da una guerra sanguinosa e macchiato dai crimini commessi dal regime di Hitler, si trovò nel momento forse più critico della sua storia. Le potenze vincitrici della guerra ne ridisegnarono i confini sulla base di una divisione geopolitica che in breve si consolidò in termini amministrativi, economici e politici, evidenziati nella carta sotto: i Paesi dell'Europa Occidentale, aderenti alla NATO (Organizzazione del Trattato Nord Atlantico) e alleati degli Stati Uniti, erano contrapposti in questo continente diviso ai Paesi socialisti dell'Europa Orientale, riuniti nell'alleanza militare chiamata Patto di Varsavia, voluta e controllata dall'Unione Sovietica.
La tragedia della Seconda Guerra Mondiale e la sconfitta dei nazionalismi riportarono in auge il sogno di tanti pensatori politici che immaginavano un'Europa unita non sotto l'egida delle armi ma nel segno della pace, della cooperazione e della stabilità. Il primo passo fu, nel 1949, la creazione del Consiglio d'Europa a Strasburgo, su proposta dei ministri degli Esteri di 10 Paesi europei, allo scopo di promuovere accordi tra gli Stati che fino a poco tempo prima erano in guerra tra loro. Da quel momento l'unificazione dell'Europa ha proceduto secondo una serie di tappe fondamentali (riassunte nella cronologia alla pagina seguente) e, nel corso di pochi decenni, si è giunti alla creazione dell'Unione Europea così come la conosciamo oggi.

Confronta la carta sottostante, che rappresenta la divisione dell'Europa dopo il 1945, con quella dell'Unione Europea a pagina 10 dell'Atlante: quali Paesi un tempo aderenti al Patto di Varsavia fanno oggi parte dell'UE?


L'UNIONE EUROPEA OGGI

Come puoi vedere percorrendo le tappe della formazione dell'Europa unita illustrate nel primo box, la nascita dell'UE ha coinciso con il processo di unificazione monetaria e finanziaria che ha condotto all'introduzione della moneta unica, l'euro, e che ha dato vita al più grande libero mercato del mondo. La ricchezza all'interno dell'UE è ancora però fortemente sbilanciata a favore dei Paesi occidentali, come puoi vedere dalla carta del PIL a pagina 28. L'unità politica, invece, stenta ancora ad affermarsi: da un lato l'allargamento dell'Unione, che è arrivata a comprendere 28 Stati, ha introdotto squilibri che potranno essere superati solo con il tempo; dall'altro è ancora forte il "partito" degli scettici, ossia di coloro che si oppongono all'idea di un'Europa unita in nome del primato della sovranità nazionale.

Verso una Costituzione Europea?

Il 29 ottobre 2004 i capi di Stato dei 25 Paesi membri e dei 3 Paesi allora candidati (Bulgaria, Romania e Turchia) hanno firmato a Roma il Trattato che adotta una Costituzione per l'Europa in modo da definire una volta per tutte la struttura e l'organizzazione dell'Unione Europea, il suo rapporto con gli Stati membri e la relazione tra essi. La sua approvazione ha però subito un travagliato percorso, che si è interrotto nel 2005 quando l'elettorato francese e quello dei Paesi Bassi hanno scelto, tramite referendum, di non sottoscrivere il Trattato nonostante la risposta positiva, per via parlamentare, di altri 18 Stati membri.
Nel giugno 2007 al vertice di Bruxelles si è arrivati a un accordo sul nuovo Trattato di Riforma, confermato nel dicembre 2007 dal Trattato di Lisbona, che è entrato in vigore solo il 1° dicembre 2009, dopo essere stato adottato
singolarmente da tutti i Paesi firmatari secondo le rispettive procedure costituzionali. Un processo che non è stato privo di difficoltà, considerato che l'Irlanda, anche questa volta tramite referendum, ne aveva inizialmente respinto l'adozione nel 2008, poi ratificata l'anno seguente.

I criteri per l'adesione all'Unione Europea

Tutti gli Stati europei possono chiedere di entrare a far parte dell'Unione, richiesta che deve essere accolta all'unanimità dai Paesi membri. Nel 1993 il Consiglio Europeo ha individuato tre requisiti necessari per aderire all'UE, oltre a quello fondamentale stabilito dal Trattato di Maastricht secondo cui i sistemi di governo degli Stati membri devono fondarsi "su princìpi democratici"; eccoli:
istituzioni stabili che garantiscano la democrazia, lo Stato di diritto, i diritti umani, la tutela e il rispetto delle minoranze;
un'economia di mercato funzionante e in grado di reggere la competizione e la concorrenza del mercato all'interno dell'Unione;
• la capacità di soddisfare gli obblighi derivanti dall'adesione all'UE, in particolare tramite un'amministrazione pubblica in grado di far applicare la legislazione comunitaria.

Nuovi candidati all'adesione

La Turchia, Paese da tempo legato all'Unione Europea da un accordo di associazione, ha presentato la propria domanda di adesione nel lontano 1987. A causa della sua posizione geografica e della sua storia politica e culturale (sarebbe il primo Paese con popolazione a maggioranza islamica all'interno dell'Unione), l'UE ha esitato a lungo prima di accettarne la candidatura, riservandosi di valutare attentamente le garanzie offerte dal Governo turco sul piano della democrazia, del rispetto dei diritti umani e del riassetto dell'economia. I negoziati per l'adesione della Turchia sono iniziati nel 2004.
Molti Paesi balcanici, reduci dai conflitti etnici e religiosi seguiti alla disgregazione della ex Iugoslavia negli anni '90 del Novecento, guardano all'Europa unita come occasione per accelerare il processo di ricostruzione economica e rafforzare le proprie istituzioni democratiche. La Slovenia è già entrata nell'UE nel 2004, mentre la Croazia è diventata membro nel luglio 2013. Macedonia, Montenegro e Serbia sono ufficialmente candidati all'ingresso. Albania e Bosnia-Erzegovina sono invece candidati potenziali.

Con la caduta del muro di Berlino, alla fine del 1989, e la successiva riunificazione della Germania nell'ottobre del 1990, l'assetto politico dell'Europa ha subito una radicale trasformazione, culminata nella dissoluzione dell'Unione Sovietica nel dicembre del 1991. Per questo l'ingresso nell'UE di Paesi dell'Europa Centro-Orientale, il cui processo di democratizzazione è storia recente, ha una forte valenza simbolica, politica e morale: sancisce ufficialmente la fine della divisione che dal 1945 separava i Paesi del blocco occidentale da quelli del blocco sovietico.


Studio e imparo

1 Che cosa si intende quando si dice che l'Unione Europea è un'organizzazione sovranazionale e intergovernativa?
2 Quali sono i principali momenti di unità politica o culturale che l'Europa ha conosciuto nella storia?
3 Qual è stato il primo passo verso un'Europa unita?
4 Che cosa significano le sigle CECA e CEE?
5 Quali sono i tre requisiti fondamentali per l'adesione all'UE?

Geo Touring - volume 2
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Gli Stati d’Europa