Noi e la collina

DENTRO IL PAESAGGIO Noi e la collina A nche se esistono grandi città costruite su colli (a partire dalla nostra capitale, Roma, che ne conta ben sette), quando pensiamo a un paesaggio collinare in genere immaginiamo insediamenti umani più raccolti, e magari fermi nel tempo, come quello del borgo medievale. Costruito sulla cima di un colle in posizione strategica, il borgo è in genere ancora circondato in tutto o in parte dalle sue antiche mura. Fuori dalla cinta muraria (1) c è spesso un pendio scosceso, su cui si arrampica una strada tortuosa; all interno, invece, si trova il centro storico (2) con il suo dedalo di viuzze che, salendo e scendendo tra case di pietra talora sovrastate da torri, conducono in piccole piazze o terminano ai piedi di una rocca. Per esempio Gubbio e Assisi, in Umbria, o San Gimignano, Montepulciano e Pienza, in Toscana, sono rimaste in gran parte intatte nel loro nucleo, e anche Siena non è mai scesa dai tre colli all incontro dei quali si apre la famosa piazza del Campo. Anche l economia collinare, seppure moderna, ricca e rivolta a mercati lontani, tende a trasmetterci un immagine piacevolmente armonica, basata su un rapporto intenso con l ambiente naturale: file ordinate e spettacolari di vigneti (3) coprono le colline delle Langhe in Piemonte, della valle dell Adige verso Trento, del Collio Goriziano in Friuli, del Chianti in Toscana. Gli olivi, che occupano sia le colline coltivate (4), come per esempio nelle Marche, sia vaste pianure (in Puglia), si dispongono in altre geometrie e ci offrono altri colori, dai riflessi argentei. Viti e olivi sono talmente legati ai tipi di terreno e ai climi specifici in cui vengono coltivati, oltre che alla bravura dei vignaioli e degli olivicoltori, che i loro prodotti, i vini e gli oli, sembrano in effetti esprimere i sapori e i profumi di quei paesaggi. 38 UNIT 2

Geo Touring - volume 1
Geo Touring - volume 1
L’Italia e l’Europa