COME SI FORMANO I LAGHI?
Nella lunga storia del nostro pianeta sono molte e diverse le cause che hanno determinato la formazione dei laghi. Spesso l’origine di un bacino lacustre si deve all’azione di antichi ghiacciai. Nelle ere glaciali infatti enormi masse di ghiaccio hanno eroso e schiacciato il terreno con il loro peso, creando degli avvallamenti: dopo il disgelo, questi avvallamenti si sono riempiti d’acqua e sono nati i laghi glaciali.
Anche i laghi vallivi (o morenici) sono nati in seguito al movimento degli antichi ghiacciai: si sono formati infatti al fondo di valli chiuse dall’accumulo di detriti morenici, cioè da rocce e altri materiali trasportati dai ghiacciai e rimasti sul terreno dopo il disgelo. I laghi glaciali e i laghi vallivi sono in genere alimentati da un fiume immissario e cedono le loro acque a un fiume emissario.
Alcuni laghi, detti di sbarramento, si formano quando il corso di un fiume incontra un ostacolo, che può essere naturale, come una frana, o creato dall’uomo, come le dighe. Quando lo sbarramento è causato dai detriti alluvionali trasportati da un fiume si parla di laghi alluvionali. Esistono poi laghi che hanno riempito fratture e sprofondamenti del suolo provocati dai movimenti delle placche terrestri, e che per questo sono chiamati laghi tettonici. I laghi vulcanici occupano invece crateri di antichi vulcani spenti, dove si è raccolta l’acqua piovana: hanno una forma rotonda piuttosto regolare e sono alimentati esclusivamente dalle precipitazioni.
Un tipo diverso di lago si incontra in prossimità delle coste marine, dove i detriti trasportati dalle onde possono accumularsi fino a formare dei cordoni che separano dal mare aperto specchi d’acqua più o meno grandi: sono i laghi costieri, alimentati dal mare tramite brevi canali. La loro origine spiega perché la loro acqua è in genere salmastra, cioè salata ma con un grado di salinità inferiore a quella del mare.
Di natura particolare sono i laghi relitti, così chiamati perché sono ciò che resta di antichi mari. In alcuni casi si tratta di porzioni di mare rimaste isolate a causa dei movimenti della crosta terrestre; in altri, sono il residuo di antichi mari interrati dai depositi alluvionali. L’acqua di questi laghi è generalmente salmastra.
Infine, proprio come nel caso dei fiumi, esistono anche dei laghi sotterranei: spesso occupano cavità erose nella roccia dagli stessi fiumi, in altri casi si formano all’interno di grotte di origine vulcanica.
Che cosa distingue un lago dal mare? La differenza fondamentale non consiste nelle dimensioni né nel grado di salinità dell’acqua (dolce o salata), ma nel fatto che un lago è completamente circondato dalla terraferma, mentre un mare non lo è mai.