Il lavoro e l’economia

CONOSCERE

Il lavoro e l’economia

Ciascuna di queste persone occupa un ruolo e svolge una funzione diversa all’interno della società, ma tutte partecipano alla produzione, alla distribuzione e al consumo di beni e servizi. Anche tu, in quanto cittadino e studente, come i milioni di altri ragazzi che frequentano la scuola, rivesti un ruolo economico e sociale. Tutti noi siamo “attori” della vita economica del nostro Paese, inserita a sua volta nel più ampio contesto europeo.

Per Amélie la sveglia suona poco dopo l’alba. Amélie abita nella campagna che circonda Auxerre, nella Borgogna francese, vicino alla cooperativa agricola presso cui lavora. Si occupa delle vigne, dalle quali la cooperativa ricava un buon vino che rivende ai mercati della zona. Nella fattoria ci sono anche animali da pascolo (vacche, cavalli, maiali) e da cortile (polli, tacchini, oche), che la cooperativa sfrutta per la produzione di latte, uova, carne e derivati (yogurt, formaggi, insaccati).




Frank abita in un sobborgo di Essen, nel bacino della Ruhr, in Germania. La sua sveglia suona alle 7: poco prima delle 8 deve essere in stazione per prendere il treno che lo porterà sul posto di lavoro. È uno dei tanti pendolari che lavorano nelle aziende automobilistiche della zona. Sorveglia la catena di montaggio di un’auto venduta in tutta Europa. Finito il suo turno, alle 17, assieme ad altri pendolari riprende il treno per tornare a casa.




Signe risiede a Copenaghen e l’alba la vede dall’aereo sul quale lavora come hostess. Il suo turno è cominciato la sera prima con un volo intercontinentale che dall’America la riporterà a casa, in Europa; dopodiché avrà 48 ore di riposo prima di imbarcarsi di nuovo.




Hadi si sveglia verso le 9 nella sua casa alla periferia di Roma, che condivide con alcuni coinquilini, come lui emigrati vari anni fa dall’Egitto. Il suo lavoro comincia verso le 17: si sposta in metropolitana o, con la bella stagione, in bicicletta, per raggiungere una grande pizzeria del centro, dove lavora come pizzaiolo fino all’una di notte circa.




Richard abita in una zona residenziale di Londra e lavora come agente di Borsa nella City londinese. Alle 9 di mattina percorre in taxi le trafficate vie della città e lì comincia la sua giornata di lavoro, controllando agenda elettronica e mail. Alle 19 l’ultimo appuntamento di lavoro: una videoconferenza con i membri della società per cui lavora.



I tre settori dell’economia

Le attività economiche a cui le persone si dedicano sono state divise convenzionalmente in tre categorie, o settori.

Il settore primario comprende le attività immediatamente legate allo sfruttamento delle risorse naturali e delle materie prime: l’agricoltura (inclusa la silvicoltura, ossia la cura dei boschi), l’allevamento, la pesca, l’estrazione dal sottosuolo di minerali e combustibili fossili (per esempio il petrolio).

Il settore secondario comprende le attività che trasformano le materie prime in prodotti finiti o ulteriormente lavorabili: l’artigianato e l’industria in tutte le sue forme (manifatturiera, energetica, edilizia ecc.).

Il settore terziario comprende i servizi per la collettività, come scuole, ospedali e uffici pubblici, e i servizi rivolti alle imprese o ai privati, come il commercio, l’attività bancaria e le assicurazioni, il turismo e la cultura, i servizi informatici e le comunicazioni, i trasporti interni e internazionali.

Il terziario è il più vario ed eterogeneo tra i settori, come si intuisce dall’esempio dei lavoratori che abbiamo conosciuto, impiegati in ambiti molto diversi tra loro: Signe nei trasporti, Richard nella finanza, Hadi nel commercio. Come abbiamo detto, l’identificazione dei tre settori è una convenzione, e nella realtà possiamo trovare numerosi casi in cui le questioni si complicano e i confini si sfumano (pensa per esempio a un contadino che vende direttamente i propri prodotti, magari dopo averli trasformati in marmellate e conserve).

Questa convenzione resta però fondamentale per analizzare e confrontare i sistemi economici di diversi Paesi e continenti, e ha tra l’altro permesso agli studiosi di osservare che l’evoluzione dell’economia, nel tempo, ha implicato la progressiva perdita di importanza del settore primario, che via via ha visto sempre meno lavoratori impiegati e una minore ricchezza prodotta, a favore del secondario, in un primo momento di industrializzazione, e poi del terziario, nelle economie cosiddette avanzate o “postindustriali”.

L’economia europea, come vedrai nelle prossime pagine, ha oggi proprio le caratteristiche di un sistema economico avanzato. Il nostro è un continente complessivamente ricco, anche se non privo di contraddizioni e squilibri. Le sue dimensioni e il suo peso in termini economici, commerciali e finanziari lo rendono una rilevante potenza internazionale, sebbene si trovi a fronteggiare le incertezze e le criticità di un contesto globale in continuo mutamento e di estrema concorrenza.

L’economia italiana, pur avendo proprie peculiarità, è strettamente legata al sistema economico europeo, che è il naturale contesto entro cui essa si esprime e inserisce. Ecco perché nelle pagine che seguono prenderemo in esame prima il nostro continente e poi il nostro Paese.


Bisogni primari… e non

L’agricoltura, l’industria, i servizi sono attività che soddisfano in mille modi diversi le nostre esigenze. Non tutti i bisogni sono uguali, però. Alcuni sono essenziali, biologici, come nutrirsi quando si ha fame, ripararsi quando si ha freddo; altri rispondono a esigenze culturali e a situazioni di maggior benessere economico, per esempio girare in scooter, ascoltare la musica, usare lo smartphone e altri supporti digitali (nella foto), andare al cinema ecc. I bisogni cambiano, e ne nascono continuamente di nuovi: non sempre è facile capire quali sono veramente fondamentali, e spesso le pubblicità escogitate dai produttori per vendere cercano di convincerci che ci serve di tutto.




Studio e imparo

1 Quali attività fanno parte del settore primario?
2 In che cosa consistono le attività del settore secondario?
3 Quali servizi costituiscono il settore terziario?
4 Quale settore, nel tempo, ha perso importanza?
Quali invece l’hanno acquisita?

Geo Touring - volume 1
Geo Touring - volume 1
L’Italia e l’Europa