Il magnifico viaggio - volume 6

«guardati, guardati d attorno. Mentre pensi / e accordi le sfere d orologio della mente / sul moto dei pianeti per un presente eterno / che non è il nostro, che non è qui né ora, / volgiti e guarda il mondo come è divenuto . Il processo all atteggiamento civile e politico dell autore si configura per lui anche come un processo all intera fase ermetica della sua poesia. La riflessione sulla contemporaneità L interesse per la realtà sociale e politica spinge Luzi ad allargare lo sguardo alle vicende del Novecento. Egli, però, non si limita alla cronaca dei fatti recenti, magari riletti, come in molta letteratura del dopoguerra, in una chiave retorica, ma vuole affondare lo sguardo nelle motivazioni profonde che hanno condotto alla guerra, alle deportazioni, ai campi di sterminio. All interno di questa ricerca, egli incontra grande difficoltà nel conciliare la presenza di Dio con una tremenda realtà di sangue e di cieca violenza. Giunge così alla conclusione che la presenza del male e del dolore è inevitabile, ma nonostante questo non si abbandona alla rassegnazione, e chiama Dio in giudizio in merito alle catastrofi novecentesche, pur senza riuscire a trovare risposte definitive. Gli anni di piombo L altro grande nodo della poesia civile di Luzi riguarda la situazione politica e sociale dell Italia degli anni Settanta, percorsa, in un clima di infuocato scontro ideologico, dal fenomeno del terrorismo nero e rosso . In questo contesto, il poeta sente l urgenza di levare alta la sua parola in nome della ragione e dell umanità. La prima necessità consiste nel demistificare l «alfabeto infernale di quell «inarticolato dialetto che è il linguaggio usato dai gruppi armati (Alfabeto infernale di che inarticolato dialetto, in Per il battesimo dei nostri frammenti, 1985). La sua coscienza di poeta si ribella all uso distorto e inappropriato di parole e locuzioni come democrazia , bene comune , giustizia proletaria , tribunale del popolo , fascismo , esecuzione , che con cinica retorica intendono giustificare l assassinio, l avvelenamento della convivenza civile e il tentativo di instaurare forme di governo antidemocratiche. L indignazione dell uomo e del poeta mista al dolore e alla ribellione dà voce al sentimento di milioni di italiani di fronte alle immagini televisive del ritrovamento, nel bagagliaio di un utilitaria, del corpo del presidente della Democrazia cristiana Aldo Moro, assassinato dalle Brigate Rosse il 9 maggio 1978: «Acciambellato in quella sconcia stiva, / crivellato da quei colpi, / è lui, il capo di cinque governi, / punto fisso o stratega di almeno dieci altri, / la mente fina, il maestro / sottile / di metodica pazienza, esempio / vero di essa / anche spiritualmente (Acciambellato in quella sconcia stiva, in Per il battesimo dei nostri frammenti). IMPEGNO CIVILE DAI TEMI ai testi: T2 > p. 952 attraverso la poesia affronta la realtà contemporanea la violenza degli anni di piombo suscita dolore, indignazione, ribellione difficoltà del credente di conciliare la violenza con l esistenza di Dio cambiamento stilistico: il poeta ricorre a una lingua più concreta e si ribella all uso distorto delle parole L AUTORE / MARIO LUZI / 945

Il magnifico viaggio - volume 6
Il magnifico viaggio - volume 6
Dalla Prima guerra mondiale a oggi