Il magnifico viaggio - volume 6

lità e trasgressione) a Praga, nella hall di un albergo, alcuni anni prima che questa mo da giungesse in Italia. Egli aveva provato istintivamente antipatia nei confronti di quei ragazzi, perché, nel notare come il tradizionale linguaggio verbale fosse stato sostituito da un segno esteriore (come, appunto, quello dei capelli lunghi), aveva pensato che «il loro sistema di segni fosse prodotto di una sottocultura di protesta che si opponeva a una sottocultura di potere . Nonostante questo, Pasolini aveva difeso i giovani conte statori e le loro ragioni ideali. Nel frattempo, però, il portare i capelli lunghi da parte dei giovani è diventato quasi un obbligo sociale, sintomo di omologazione: i giovani sono tutti uguali, devono essere tutti uguali, indipendentemente dai princìpi in cui credono, tanto che alla tv e nella pub blicità «è ormai assolutamente inconcepibile prevedere un giovane che non abbia i capelli lunghi: fatto che, oggi, sarebbe scandaloso per il potere . Un approccio semiologico Approfondisci LETTURA CRITICA di Alfonso Berardinelli Infine va notata, sul piano stilistico, l originale tecnica espressiva utilizzata da Pasolini nel dare la parola ai capelli, cioè nel partire dall osservazione esteriore della realtà, per ricavarne un interpretazione capace di andare oltre la pura e semplice materialità dei segni: un metodo di indagine che mette a frutto i princìpi della semiologia. Questa è una costante di molte pagine del libro. Del resto è lo stesso Pasolini ad affermare, in un altro capitolo degli Scritti corsari (24 giugno 1974. Il vero fascismo e quindi il vero antifascismo), che «la cultura di una nazione (nella fattispecie l Italia) è oggi espressa soprattutto attraverso il linguaggio del comporta mento, o linguaggio fisico , perché «in un momento storico in cui il linguaggio verbale è tutto convenzionale e sterilizzato (tecnicizzato) il linguaggio del comportamento (fisico e mimico) assume una decisiva importanza . SCRITTI CORSARI raccolta di interventi giornalistici usciti sul Corriere della Sera tra il 1973 e il 1975 desiderio di parlare al popolo e alla borghesia italiana, in linea con la vocazione pedagogica dell autore temi affrontati: cambiamento «antropologico degli italiani rivoluzione sessuale ruolo della religione nell Italia contemporanea contestazione giovanile omologazione culturale potere coercitivo della televisione la parola SEMIOLOGIA/ La semiologia (o semiotica) è la scienza che studia i segni. Il termine risale al linguista francese Ferdinand de Saussure (1857-1913). Gli studi di semiologia si occupano del 802 / IL SECONDO NOVECENTO E GLI ANNI DUEMILA funzionamento dei sistemi di segni, come le lingue, i segnali stradali, l alfabeto Morse, la moda ecc.

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Il magnifico viaggio - volume 6
Dalla Prima guerra mondiale a oggi