Il magnifico viaggio - volume 6

Tra le narrazioni più interessanti e complesse sul tema si annoverano inoltre Il sentiero dei nidi di ragno (1947), romanzo d esordio di Italo Calvino ( T1, p. 710); La casa in collina (1949) e La luna e i falò (1950) di Cesare Pavese ( T3, p. 545; T4, p. 553), ambientati nelle Langhe all indomani delle feroci battaglie tra i partigiani e i nazifascisti; Una questione privata e Il partigiano Johnny di Beppe Fenoglio ( T3, p. 586), pubblicati postumi negli anni Sessanta; e I piccoli maestri (1964) di Luigi Meneghello. Dagli strascichi della guerra civile muove anche la vicenda narrata nel romanzo La ragazza di Bube (1960) del maremmano Carlo Cassola (1917-1987). Protagonista della storia è l ex partigiano Bube, che, non riuscendo a reinserirsi nella società civile e pensando di dover continuare la lotta per l affermazione della democrazia, compie una serie di atti avventati per i quali viene condannato a un lungo periodo di detenzione in carcere. Nell ambito della memorialistica, infine, occorre menzionare la vibrante cronaca della ritirata di Russia, offerta, a partire dalla propria esperienza di alpino coinvolto in questo tragico evento bellico, da Mario Rigoni Stern (1921-2008). Il suo Il sergente nella neve (1953) è una delle più intense testimonianze letterarie della Seconda guerra mondiale. La tragedia della Shoah Collegato a quello bellico è il tema delle persecuzioni razziali e della Shoah. Nel dopoguerra si sviluppa un ampio dibattito sulla scrittura dopo Auschwitz , ossia sul contrasto tra l impossibilità di un arte della Shoah e la necessità di raccontare le atrocità di cui l umanità si era macchiata ( p. 512). Nonostante la difficoltà di rendere attraverso le parole la follia disumana del genocidio, la produzione di testi sulla realtà dei campi di concentramento è abbondante e diversificata. stato proprio uno scrittore-testimone dei campi di sterminio, Primo Levi, a definire le tre categorie in cui possono essere raggruppati gli scritti sulla Shoah: i diari o memoriali dei deportati, le loro elaborazioni letterarie e le opere sociologiche e storiche. Tra la prima e la seconda categoria si colloca il capolavoro di Levi, Se questo è un uomo (1947), opera fondamentale della narrativa italiana non solo di ambito neorealista ( T2, p. 477). Soldati italiani durante la ritirata di Russia, nel 1943. LA CORRENTE / IL NEOREALISMO / 461

Il magnifico viaggio - volume 6
Il magnifico viaggio - volume 6
Dalla Prima guerra mondiale a oggi