Il magnifico viaggio - volume 6

DENTRO IL TESTO L attimo dell illuminazione I contenuti tematici Questa poesia può essere considerata alla stregua di un manifesto: non un programma articolato in punti come quello futurista di Marinetti, ma una vera e propria professione di fede, sintetizzata in un estrema illuminazione lirica. Ci troviamo così al cospetto di una «poesia di un istante (Berardinelli), di una percezione sensoriale che intreccia virtualmente un rapporto con il tutto (l immenso) a partire da un dato minimo, quasi assente. Ungaretti esprime lo stato del proprio io, invaso da una sorta di luce cosmica: si tratta di quella del sole, oppure di una proiezione immaginaria regalata dalla quotidiana scoperta della meraviglia dell esistenza? Luce-vita contro notte-morte difficile dare una risposta. Del resto, l area semantica dell alba ricorre spesso nella poesia ungarettiana come metafora della luce che torna dopo le tenebre: il momento di vita iniziale, pura e innocente, riafferma l energia dell esistenza dopo il buio della notte. La luce dell aurora, da cui è inondato il poeta, vince così sull oblio e sulla morte, ribadendo ancora una volta l urgenza ineliminabile della vita stessa. La grandezza smisurata di una pianura Santa Maria La Longa è un paese friulano situato non sulle vette carsiche, da cui il poeta scrive la maggior parte delle liriche dell Allegria, ma in una fertile pianura rurale, nel cuore di un territorio verdeggiante. Solo in lontananza, nelle giornate più limpide, è possibile scorgere il severo profilo delle Alpi. La folgorazione sorprende Ungaretti quando si trova a riposo in una tranquilla retrovia al livello del mare: davanti a sé il poeta non ha il panorama aspro delle vette alpine, ma quello dolce di una distesa quasi sconfinata. La luce che lo abbraccia e il calore che lo inonda dall alto gli permettono di percepire la vastità dell infinito, senza che questo sia interrotto dalla presenza di alcun ostacolo naturale. Suono e significati Poesia come sinestesia Le scelte stilistiche La concentrazione espressiva ricercata dal poeta gli suggerisce di fondere il pronome personale complemento oggetto mi con il verbo attraverso l elisione (M illumino). D altra parte il pronome che identifica l io lirico ha grande rilevanza, non solo sul piano concettuale, nell esprimere il contrasto tra la finitezza dell individuo e la sublime infinitezza del mondo che lo circonda. Esso infatti introduce l allitterazione del fonema m che lega i due versi, contribuendo a rendere la gioia della sensazione e ad amplificare la percezione dell immensità: M illumino / d Immenso. Non solo: il legame tra interiorità (il mi) ed esteriorità è sottolineato dalla paronomasia, cioè dall accostamento delle due parole chiave, diverse nel significato ma assai simili nel suono (illumino e Immenso). Sul piano retorico, la lirica si riassume in una sinestesia, che fonde la dimensione visiva della luce con quella spaziale e temporale: l immensità è un luogo senza confini, che non può essere indicato se non in astratto. La lezione leopardiana dell infinito reso, come si ricorderà, attraverso la metafora del naufragare in un mare è imprescindibile. VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE 1 Quali sono le sensazioni che il poeta descrive secondo il suo inconfondibile stile? ANALIZZARE 2 Dal punto di vista grammaticale che cos è Immenso? Puoi fornire un sinonimo? INTERPRETARE 3 La prima edizione del testo recava il titolo Cielo e mare. Come spieghi la decisione di mutarlo in Mattina? SCRIVERE PER... CONFRONTARE 4 Rileggi L infinito di Leopardi e confronta in un testo di circa 20 righe l esperienza di naufragio descritta con l esperienza evocata da Ungaretti. ARGOMENTARE 5 Esiste, a tuo giudizio, un affinità tra il sentimento di comunione di individuo e creato, scoperto da Ungaretti, e il piacere panico cantato da d Annunzio? Rispondi in un testo di circa 20 righe. L AUTORE / GIUSEPPE UNGARETTI / 185

Il magnifico viaggio - volume 6
Il magnifico viaggio - volume 6
Dalla Prima guerra mondiale a oggi