Il magnifico viaggio - volume 2

di isolamento si sviluppa una personalità ombrosa, priva di sicurezze e appigli, incline alla riflessione e all amaro sarcasmo, ma determinata a non rinunciare mai ai propri doveri di uomo e di pensatore. Come fa intendere il titolo di un diario pubblicato nel 1966, L ospite ingrato, Fortini si sente ai margini, esule in patria, recluso: «La mia prigione vede più della tua libertà , scrive, non senza veleno polemico, in Diario linguistico, componimento dedicato a Pier Paolo Pasolini, poeta da lui mai amato, simbolo dell intellettuale sicuro di sé, forte di convinzioni granitiche e certezze mai messe in discussione. Nella gabbia del conformismo Anche questo nesso tra prigionia e libertà lega la riflessione di Fortini all esperienza di Tasso. Essere ristretti, condannati cioè alla gabbia imposta dai vincoli, dalle norme e dai conformismi può per paradosso rappresentare una condizione che permette di vedere spazi più larghi. Nella raccolta Passaggio con serpente, edita nel 1984 (dieci anni prima della sua morte), Fortini inserisce un altro omaggio all autore della Liberata: il titolo della poesia è Monologo del Tasso a Sant Anna. 5 10 Grazie a Dio e alla Vergine Santa. Qui non vedo nessuno, le finestre hanno una inferriata nuova murata, le porte catenacci fortissimi anche se sono solo anche se a evadere neanche penso. Ringrazio il Signore che mi ha voluto restringere. c Frida Kahlo, Memoria, il cuore, 1937. Collezione privata. Mi hanno detto che il Duca vuole concedermi di vedere persone amiche e di discutere con loro di letteratura e di cose religiose. chiaro che ho paura di parlare e di sapere. Mi dicono che il mio poema ha successo e che nei paesi stranieri è letto e cantato. Il dolore che ho nel petto sarebbe più terribile quando gli ospiti se ne andassero. La forza della letteratura Recluso dagli Estensi nel manicomio ferrarese di Sant Anna, Tasso appare a Fortini come l esemplare figura dell ostaggio: la violenza che si abbatte su di lui non ne ha cancellato la forza, la lucidità, la capacità di conoscere l esperienza del trauma e della lacerazione e affrontarla con vigore e consapevolezza. La restrizione della libertà lo ha condannato alla solitudine (qui non vedo / nessuno, vv. 1-2; sono solo, v. 4). Tra il poeta e il mondo c è una barriera invalicabile: eppure al di là di essa una voce anonima (Mi hanno detto, v. 7; Mi dicono, v. 11) v. 11) informa il recluso del suo successo. La poesia lo mette in comunica- f Franco Fortini. zione con ciò che non può vedere, con presenze occulte in un altrove che dà senso alla sua esistenza (nei paesi stranieri è letto e cantato, v. 12). Il contatto con la realtà, dunque, è ancora possibile grazie alla letteratura, che sa vincere i limiti del tempo o di una condizione contingente e soggettiva per scoprire gli altri, accogliere gli ospiti dentro di sé, nella propria solitaria intimità. Come per Tasso, anche per Fortini la letteratura rimane il più sicuro e inviolabile appiglio all esistenza: una forma di vita che garantisce il contatto con il mondo, anche se quel mondo è ostile e lontano. L AUTORE / TORQUATO TASSO / 585

Il magnifico viaggio - volume 2
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento