INTRECCI ARTE - L’amore nella Gerusalemme liberata

intre cci ARTE L amore nella Gerusalemme liberata Il poema che ispira l arte Le passioni non corrisposte e gli amori tormentati, che costituiscono uno dei temi principali del poema di Torquato Tasso, furono d ispirazione per artisti italiani ed europei tra Seicento e Settecento, permettendo loro di rappresentare splendide figure femminili, scenari naturali, sentimenti tragici. Tancredi e Clorinda Il dramma dell amore e della morte che pervade il poema trova efficace espressione in una tela del veneziano Tintoretto (1518-1594), eseguita intorno al 1585, a poca distanza dalla pubblicazione della Gerusalemme liberata, a testimonianza della sua precoce fortuna come soggetto artistico. Con una rappresentazione verticale che aumenta il senso di tragedia, il pittore raffigura Tancredi mentre battezza Clorinda, ormai morente: se gli angioletti, in un cielo circonfuso di luce dorata, sembrano suggerire il destino di salvezza cristiana che attende l eroina, il pallore mortale della donna e i suoi occhi ormai rovesciati ricordano il tragico e infelice destino dei due amanti. Rinaldo e Armida La famiglia dei Carracci, pittori attivi tra Bologna, Parma e Roma, collaborò alla prima edizione illustrata della Gerusalemme liberata: Agostino fu infatti l autore di parte delle incisioni che corredavano la pubblicazione del 1590. Suo fratello minore Annibale (1560-1609) dal 1596 si trasferì stabilmente a Roma e qui divenne, pur se con un rapporto alquanto tormentato, il pittore prediletto dei Farnese. Proprio per una delle residenze di famiglia, nel 1601 eseguì Rinaldo e Armida. Armida ha sedotto Rinaldo sfruttando le proprie arti di maga e così lo ha allontanato dalla sua missione. Rinaldo ha abbandonato le armi, rinunciando al suo dovere di cristiano, e giace mollemente sdraiato a terra, perso nella contemplazione di Armida, che ne sorregge il corpo e quasi ne copre il volto con i capelli. Lo sguardo della donna è invece rivolto allo specchio, e lascia trasparire l autocompiacimento narcisistico con cui esercita le proprie malie. A sinistra però spuntano dal boschetto i compagni di Rinaldo, arrivati per riportarlo al suo dovere e interrompere così l idillio incantato. S Tintoretto, Tancredi e Clorinda, 1585 ca. Houston, The Museum of Fine Arts. Erminia e Tancredi Un altro pittore emiliano, il Guercino (1591-1666), originario della cittadina di Cento, nel Ducato di Ferrara, realizza per il cardinale romano Stefano Pignatelli Erminia ritrova Tancredi ferito. Con l utilizzo di colori scuri e forti contrasti cromatici, che ben evidenziano il dramma in atto, il pittore raffigura il momento descritto nel canto XIX del poema in cui Erminia, avvisata da Vafrino, accorre disperata alla notizia che l amato Tancredi è stato ferito in duello; «scolorita e bella , come la descrive il poeta, con il viso pallido per l angoscia, la donna entra prepotentemente nella scena, con un taglio quasi cinematografico: «non scese no, precipitò di sella . 554 / L ET DELLA CONTRORIFORMA E DEL MANIERISMO

Il magnifico viaggio - volume 2
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento