La struttura poetica

La struttura poetica Oltre Ariosto: il progetto di un poema eroico Nella scelta e nella disposizione della materia Tasso obbedisce alla tendenza precettistica e normativa tipica della letteratura della seconda metà del Cinquecento. Quanto Ariosto si era esplicitamente rifatto al precedente rappresentato da Boiardo, tanto Tasso si discosta dal modello ariostesco, considerato troppo libero, troppo laico , troppo lontano dai rigidi schemi del genere. Fondamentale si rivela, in tal senso, la lettura prescrittiva della Poetica aristotelica: Tasso accoglie il principio di unità dell azione drammatica, concependo la trama del poema intorno a un eroe (Goffredo) e a un azione (la liberazione della città santa), in uno spazio preciso (Gerusalemme), in un tempo definito e circoscritto (la prima crociata). Obiettivi e strumenti della poesia Come suggeriscono i dettami della poetica aristotelica, Tasso attribuisce alla storia l obbligo di raccontare il vero, il dato reale, mentre il compito specifico della poesia è narrare il verosimile, vale a dire ciò che sarebbe potuto avvenire: in altri termini, il poema eroico non può essere leggendario, ma deve basarsi su un evento storico, rispetto al quale tuttavia conserva un margine di invenzione, di libertà, di finzione. Al tempo stesso, però, la poesia deve perseguire l utile (cioè rappresentare le azioni più nobili e gli effetti della virtù più alta), rendendolo compatibile con il diletto (secondo il precetto del poeta latino Orazio miscere utile dulci, mescolare l utile al dolce). In concreto, da un lato la base narrativa deve attingere alla Storia: né troppo lontana né troppo recente, affinché non ci siano né cadute in un passato mitologico troppo estraneo al lettore né riferimenti a un presente troppo vicino che precluderebbe all autore la «licenza di fingere , cioè di inventare; dall altro lato, la storia stessa deve rappresentare un oggetto di riflessione e di insegnamento morale, che la letteratura si incarica di rendere più piacevole aggiungendovi come Tasso scrive nel proemio dei «fregi , episodi di fantasia, non accaduti realmente ma che sarebbero potuti accadere. Tra verosimile e meraviglioso Tuttavia l invenzione è possibile a patto che rimanga entro certi limiti e non superi i confini del credibile: il compito più impegnativo del poeta epico è proprio mantenere l equilibrio tra reale e ideale, storia e fantasia, verosimile e meraviglioso, salvaguardando il diritto-dovere di arricchire la vicenda storica (la crociata contro i musulmani) con episodi nei quali si riflettano le virtù dei personaggi e i misteriosi interventi di Dio in lotta contro le forze del Male. Nonostante la verosimiglianza della narrazione, la Liberata infatti non fa eccezione rispetto alle altre opere del genere epico-cavalleresco: la presenza del magico e del soprannaturale è un elemento fondamentale del poema. Ciò non comporta il ricorso alle favole pagane, alla mitologia antica o alle gratuite invenzioni della fantasia: obiettivo di Tasso è creare il meraviglioso cristiano , vale a dire un insieme di prodigi, miracoli e apparizioni divine, a cui i lettori possano credere in quanto opera di Dio. D altra parte, la magia contiene un istanza di disgregazione e di disordine, simboleggiando l irrazionalità e l oscurità che adombrano le pieghe della Storia e dell agire umano. Essa nasconde la presenza del maligno nella vita degli individui, come si vede dall esperienza dei cavalieri cristiani, impegnati nell ardua impresa di evitare le tentazioni che li distolgono dal retto cammino, tentazioni che possono presentarsi sotto forma di incantesimi e soprattutto sotto il seducente aspetto della bellezza (a cui non riesce a sottrarsi, per esempio, Rinaldo, il quale finisce nell allettante rete amorosa della maga Armida). L AUTORE / TORQUATO TASSO / 525

Il magnifico viaggio - volume 2
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento