3 - Follia e inquietudine

| 3 | FOLLIA E INQUIETUDINE Tra malessere e disorientamento Come accennato, il ritorno all ordine imposto dalla Controriforma si traduce spesso in conformismo intellettuale. Tuttavia, l obbedienza non si sconta senza traumi, anzi. La necessità di adeguarsi sia alle spinte di matrice religiosa, sia alle norme che vincolano il funzionamento dei generi letterari produce effetti di malcelata insofferenza. Il rapporto con il reale, che l autorità politica e religiosa vorrebbero guidare e armonizzare, si manifesta invece con un disagio profondo e con un inquietudine che nasce dalla percezione della vanità delle cose umane e da un esasperazione emotiva poi trasferita nella rappresentazione artistica. La vicenda esemplare di Torquato Tasso rappresenta il paradigma per una serie di biografie e poetiche segnate dall irrequietezza e da ombre di follia. Al di là della personale patologia di Tasso, tuttavia, è l intera epoca a rivelare contraddizioni e un diffuso senso di smarrimento. L interpretazione della realtà, che le imposizioni controriformistiche cercano di cristallizzare, tende a frantumarsi e a farsi soggettiva e variabile, mentre le psicologie degli intellettuali sono segnate da contrasti insanabili, da conflitti interiori e da un angoscioso senso del limite e del peccato. Le deformazioni presenti nelle opere artistiche e letterarie e la rinuncia al decoro rinascimentale sono anche e forse soprattutto la conseguenza di questa particolare condizione esistenziale. impossibile non pensare a Tasso e ai protagonisti del suo poema, contraddittori, appassionati e tormentati come lui, oppure alle tragedie composte in quest epoca, nelle quali compaiono diversi personaggi inquietanti, malati, pazzi, sanguinari. L irrazionale si fa strada Il gusto dell orrido e del macabro infarcisce la produzione tragica e novellistica; i paesaggi lunari e la ricerca dell inusuale dominano la produzione lirica; gli inserti magici, meravigliosi e demoniaci arricchiscono quella epica; l elemento avventuroso e un esasperato individualismo caratterizzano il genere biografico. Il conflitto tra l Io e la realtà può manifestarsi in vari modi: l aggressività, la paura e, soprattutto, il male tipico di questi anni, la malinconia, derivata spesso dall incapacità di conciliare la tensione istintiva, come quella amorosa o sensuale, con il rigore religioso (imposto dall esterno, ma anche, come accade a Tasso, dalla propria coscienza). L individuo contro l omologazione Nel secondo Cinquecento viene assai praticata la biografia e, meglio ancora, l autobiografia. Naturalmente non è un caso, poiché questo genere letterario riflette spesso le esperienze esistenziali di personalità bizzarre, insofferenti dell autorità, consapevoli del proprio talento fino al narcisismo. L immagine che ne scaturisce è quasi sempre quella del genio solitario che non sa trovare un punto di appoggio stabile e un identità personale definita e perciò mostra un temperamento selvatico e malinconico, oscillando fra l introversione e l autoesaltazione eroica. In tal modo l artista presenta con compiacimento la propria spavalderia, raccontandosi come un combattente in guerra contro la mediocrità e le piccolezze di chi lo circonda. La più famosa tra queste narrazioni appassionate è la Vita di Benvenuto Cellini (1500-1571), grande scultore e orafo fiorentino, al servizio di papi e re, il quale, nella spontaneità popolare di uno stile vivace, esprime la strabordante eccezionalità del proprio carattere, insofferente di ogni vincolo e costrizione. Uno stile specchio dell anima La sensibilità e la vita interiore degli autori si riversano anche nello stile. La misura e la compostezza rinascimentali sono ormai lontane: contro i precetti classicisti si affermano una scrittura libera da ogni condizionamento, una ricerca spasmodica, quasi al limite della comicità involontaria, dell effetto stravagante e della sorpresa. I poeti imitano Petrarca, ma per mostrare il proprio talento di virtuosi del verso: il contenuto perde d importanza, si pensa solo alla forma, all artificio, nel tentativo di sfruttare al massimo tutte le possibilità offerte da un abile uso della tecnica. Trionfano i toni patetici e sentimentali, lo stile alto è frammisto a quello basso all interno di una grande varietà di registri che ammette anche le forme dialettali. Una tensione che potremmo definire espressionistica , poiché tende alla deformazione, fa propendere anche sul piano formale per soluzioni bizzarre, accumuli di figure retoriche, invenzioni e combinazioni mirabolanti, che preludono alla poetica del meraviglioso tipica del Barocco. 484 / L ET DELLA CONTRORIFORMA E DEL MANIERISMO

Il magnifico viaggio - volume 2
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento