Il magnifico viaggio - volume 2

la nella logica realistica della prassi politica. Allo stesso tempo, viene riaffermata la stretta dipendenza del potere dai dettami della Chiesa, ma l obbedienza formale ai precetti religiosi è funzionale all interesse e al rafforzamento dell autorità statale. Il teorico di questa concezione è un ex gesuita italiano, Giovanni Botero (1544-1617): non a caso, essa si afferma nell Europa cattolica proprio attraverso la divulgazione operata dalla Compagnia di Gesù. La rivoluzione copernicana sconvolge religione e Umanesimo Il dibattito delle idee nel secondo Cinquecento presenta però anche forme di opposizione e di dissenso, destinate a travolgere certezze consolidate e ritenute indiscutibili, su cui si fondavano la concezione del rapporto tra l uomo e Dio e l immagine stessa del cosmo. Nuovi atteggiamenti mentali e indirizzi conoscitivi si manifestano soprattutto in ambito scientifico come prodromi della rivoluzione che avverrà nel Seicento. Fisici, chimici e astronomi ricorrono sempre più a strumenti matematici per formulare ipotesi e verificarne la fondatezza; contemporaneamente si attribuisce un importanza maggiore all esperienza nel campo della ricerca, che impone di correggere teorie e libri tradizionalmente intoccabili. Questo nuovo approccio è alla base della teoria formulata dall astronomo polacco Niccolò Copernico (1473-1543), il quale dimostra che la Terra non occupa una posizione centrale nell universo e che è essa a ruotare intorno al Sole, e non viceversa, come affermava invece la concezione tolemaica (dal nome dell astronomo Tolomeo, II secolo d.C.). Il contraccolpo emotivo di una tale rivoluzionaria scoperta è enorme: improvvisamente viene messa in discussione la concezione antropocentrica, alla base di tutta la filosofia e, in generale, di tutta la civiltà umanistico-rinascimentale. Andreas Cellarius, Raffigurazione del sistema cosmografico di Niccolò Copernico, da Harmonia macrocosmica seu atlas universalis, 1661. Londra, British Library. eliocentrica, mentre molti, Lutero compreso, la deridono apertamente. Tra i primi a farne la base del proprio pensiero è il filosofo Giordano Bruno (15481600), che prende le mosse dall ipotesi copernicana per rappresentare un universo infinito in cui tutta la natura è partecipe di Dio, il quale si manifesta non solo negli esseri animati, ma anche nella materia, eterna, varia e molteplice. Bruno non considera una degradazione la condizione dell uomo allontanato dal centro dell universo; al contrario, afferma che tale stato può garantirgli un esaltante e autonoma ricerca di verità, mediante la quale può intuire e cogliere la profonda essenza del mondo. Proprio il desiderio di conoscenza e la volontà di penetrare al fondo della sfuggente realtà materiale, a costo di andare incontro alla scomunica e alla morte, conducono Giordano Bruno a perlustrare i più diversi territori del sapere, confidando sempre in una libertà di pensiero assoluta e non soggetta ad alcun vincolo e condizionamento. Il coraggio della conoscenza: Giordano Bruno In un primo momento solo pochissime menti illuminate accolgono la teoria 476 / L ET DELLA CONTRORIFORMA E DEL MANIERISMO Ettore Ferrari, Giordano Bruno, 1889. Roma, Campo de Fiori.

Il magnifico viaggio - volume 2
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento