Le opere minori

| Le opere minori | A esclusione dei Ricordi e della Storia d Italia, che vengono editi nel corso del XVI secolo, la produzione di Guicciardini diviene nota solo nella seconda metà dell Ottocento, quando riemerge dalle carte di famiglia: relazioni, diari di viaggio, orazioni fittizie scritte dopo il sacco di Roma (testi di scarso interesse letterario, ricostruiti dai filologi), un vasto epistolario (circa 5000 lettere), opere politico-teoriche e testi storiografici. LE OPERE POLITICO-TEORICHE La produzione politico-teorica di Guicciardini si inserisce nell intenso dibattito sull assetto politico-costituzionale di Firenze fiorito a cavallo della Repubblica e del ritorno al potere dei Medici (1512). Nell ambito di questa produzione segnaliamo le tre opere di maggiore rilievo. Discorso di Logrogno Nella prima, il Discorso di Logrogno (dal nome della città spagnola in cui viene scritta nel 1512), l autore esprime le proprie simpatie per il regime aristocratico: auspicando per Firenze un governo di «savi e «prudenti , lo scrittore rivela già la lontananza da ogni prospettiva di governo democratico (il popolo, scriverà nei Ricordi, è un «animale pazzo , istintivo e inaffidabile). Dialogo del reggimento di Firenze Scritto tra il 1521 e il 1526 e diviso in due libri, il Dialogo del reggimento di Firenze mette in scena una discussione immaginaria, avvenuta a Firenze nel 1494, fra alcuni repubblicani fiorentini e Bernardo del Nero, storico esponente del partito mediceo, condannato a morte nel 1497 per aver tramato contro la Repubblica. Quest ultimo, alter ego dell autore, rifiuta di operare un astratta gerarchia delle diverse forme di governo e mette in luce gli aspetti negativi sia del sistema monarchico mediceo sia di quello repubblicano. A suo giudizio si rivela adatto alla particolare situazione di Firenze un governo oligarchico, nel quale il potere di un gonfaloniere a vita sia temperato da un senato composto dai rappresentanti delle famiglie più agiate. Considerazioni intorno ai Discorsi del Machiavelli Rivestono, infine, un ruolo importante per cogliere il pensiero di Guicciardini le Considerazioni intorno ai Discorsi del Machiavelli. In queste pagine, scritte probabilmente nel 1530, l autore trae spunto dalle affermazioni contenute in 38 capitoli dei Discorsi di Machiavelli, per contrapporvisi analiticamente. La confutazione nasce soprattutto dal rifiuto di Guicciardini di considerare gli ordinamenti romani come quelli di ogni altro popolo e di ogni altra epoca alla stregua di modelli per il presente. Luigi Cartei, Statua di Francesco Guicciardini, XIX secolo. Firenze, Galleria degli Uffizi. L AUTORE / FRANCESCO GUICCIARDINI / 465

Il magnifico viaggio - volume 2
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento