Il magnifico viaggio - volume 2

La caduta delle illusioni La vita umana è sottoposta a una continua precarietà: il fallimento delle aspettative è dietro l angolo. Per questo, bisogna accettare il naufragio delle illusioni, che l uomo maturo e consapevole si trova ad affrontare dopo le speranze giovanili. Ancora una volta è l esperienza a sfrondare la realtà da facili consolazioni. Guicciardini stesso confida di aver desiderato onore e utile (ricordo 15), vale a dire prestigio e vantaggi materiali, e poi di non avervi trovato l appagamento agognato: da ciò deriva l invito a evitare di rincorrere le vane cupidità degli uomini. 5. La fragilità dell uomo non è solo intrinseca alla sua natura, ma dipende anche da fattori a lui esterni: quali? 6. Perché i desideri (le cupidità) degli uomini sono definiti vani? L ambizione buona e quella cattiva Il poeta greco Esiodo (VII secolo a.C.) distingueva la natura maligna da quella benigna in Eris, la dea della discordia, capace al tempo stesso di ispirare conflitti tra gli uomini, ma anche di stimolarli a una feconda competizione tra loro. Allo stesso modo Guicciardini chiarisce che l ambizione non è di per sé dannabile (ricordo 32): lo diventa però quando, per conseguire il potere, si passa sopra la conscienza, l onore, l umanità e ogni altra cosa. chiaro il riferimento ai potenti e ai principi del suo tempo. 7. In quali casi, secondo Guicciardini, l ambizione umana assume una connotazione positiva e a quali esiti può condurre? Chi può faccia In controtendenza, il ricordo 145 apre uno squarcio di inaspettata speranza: è la speranza di un uomo che, nel tracciare un sintetico bilancio della propria vita attiva, esamina con un certo compiacimento i risultati ottenuti grazie alle sue qualità e abilità. Partendo dalla propria vicenda personale, Guicciardini invita il lettore a mettere a frutto il tempo che si ha a disposizione per realizzare gli obiettivi prefissati, dal momento che la natura dell uomo è capace. 8. Questo elogio delle capacità di azione dell uomo può essere ricollegato alla temperie culturale del Rinascimento? perché? A colloquio con i suoi simili Le scelte stilistiche Guicciardini cerca di instaurare con il lettore un rapporto di intima cordialità. Spesso rivolge la parola a un voi (ricordi 17, 24, 145), che dovrebbe rappresentare la ristretta cerchia dei parenti a cui l opera è indirizzata. Allo stesso tempo, questo voi può coinvolgere tutti i suoi simili, coloro cioè che condividono con l autore la stessa disposizione a riflettere sulla realtà delle cose. 9. Con quale modo verbale si rivolge Guicciardini ai suoi lettori? perché? Una forma stringente e senza dispersioni Questa comunione intellettuale con i lettori spiega anche il registro medio del suo stile. Guicciardini non ha bisogno, come Machiavelli, di ammonire rabbiosamente ed esortare grazie all effetto drammatizzante del pathos: il suo scopo è piuttosto quello di fermarsi a ragionare e spiegare pacatamente la propria indignazione o il proprio sconforto. Si comprende così l uso da parte sua di una forma di scrittura agile e veloce, caratterizzata da periodi rapidi e sintetici: sprecare le parole significherebbe infatti perdere in essenzialità e rigore. 10. Nei Ricordi Guicciardini utilizza sovente, come segno d interpunzione, i due punti: quale funzione assumono? L AUTORE / FRANCESCO GUICCIARDINI / 461

Il magnifico viaggio - volume 2
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento