Il magnifico viaggio - volume 2

20 25 30 veggono,21 dicono mille pazzie: perché in effetto22 gli uomini sono al buio23 delle cose, e questa indagazione24 ha servito e serve più a essercitare gli ingegni che a trovare la verità. 187 Sappiate che chi governa a caso si ritruova alla fine a caso.25 La diritta26 è pensare, essaminare, considerare27 bene ogni cosa etiam minima;28 e vivendo ancora così, si conducono29 con fatica bene le cose: pensate come vanno a chi si lascia portare dal corso della acqua.30 207 Della astrologia, cioè di quella che giudica le cose future, è pazzia parlare: o la scienza non è vera o tutte le cose necessarie a quella non si possono sapere o la capacità degli uomini non vi arriva. Ma la conclusione è che pensare di sapere el futuro per quella via è uno sogno. Non sanno gli astrologi quello31 dicono, non si appongono32 se non a caso; in modo che se tu pigli uno pronostico di qualunque astrologo e uno di un altro uomo, fatto a ventura,33 non si verificherà manco di questo che di quello. 21 non si veggono: non rientrano nell espe- rienza sensibile. 22 in effetto: di fatto. 23 al buio: all oscuro. 24 indagazione: indagine. 25 chi governa a caso a caso: chi agisce senza criterio si ritrova alla fine a non com- prendere neanche le ragioni delle sue azioni. 26 La diritta: la via giusta. 27 considerare: vagliare. 28 etiam minima: anche (latino) la più piccola. 29 si conducono: si portano a termine. 30 a chi si lascia acqua: fuor di meta- fora, a chi si lascia trascinare dalla forza degli eventi. 31 quello: ciò che. 32 si appongono: indovinano. 33 ventura: caso. DENTRO IL TESTO Il rifiuto delle regole generali Il rifiuto della metafisica: la massima virtù è comprendere la realtà I contenuti tematici Per comprendere a fondo gli eventi, secondo Guicciardini, non bisogna smarrirsi in astratte elucubrazioni, che portano l uomo a sganciarsi dalla materialità della realtà pratica e a perdere di vista le necessità più impellenti (ricordo 35). Una conoscenza slegata dalla prassi e dall esperienza si rivela irrilevante e inefficace, come un tesoro nascosto in uno scrigno. La constatazione della frattura fra pratica e teorica giustifica la convinzione che giudicare per gli essempli (ricordo 117) sia del tutto inutile. Coloro che a ogni parola allegano e Romani (ricordo 110), comportandosi come prescrivono i suggerimenti di Machiavelli, si fondano su un principio fallacissimo (ricordo 117): che gli avvenimenti di ieri possano offrire oggi regole puntuali, nell illusoria convinzione che la storia sia magistra vitae (maestra di vita), cioè fonte di insegnamento. Troviamo qui alcune delle molte espressioni del relativismo guicciardiniano: gli eventi umani sono irripetibili e dunque i problemi del presente possono essere risolti non guardando al passato o formulando soluzioni idealistiche e astratte, ma solo in modo empirico, partendo cioè dall osservazione dei fatti. Pertanto, confidare nei pronostici per il futuro (ricordo 207) costituisce una vana utopia, che può tramutarsi in fallimento se non si adottano contromisure che neutralizzino le previsioni sbagliate (ricordo 81). Fondamentale è vagliare in modo rigoroso la realtà, evitare di confondersi con fantasie soprannaturali, come invece fanno i filosofi e i teologi (ricordo 125), e possedere buono e perspicace occhio (ricordo 117), che è l unico strumento oggettivamente valido per valutare anche gli aspetti più minuti. Il politico che reputa invece possibile governare a caso, senza cioè pensare, essaminare, considerare bene ogni cosa etiam minima, è destinato a farsi travolgere dalla forza ingovernabile degli eventi (ricordo 187). 450 / UMANESIMO E RINASCIMENTO

Il magnifico viaggio - volume 2
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento