Il magnifico viaggio - volume 2

AME VERSO L ES O T A T S DI 40 45 50 55 60 65 Con una suspense da videogioco o da serie tv, e con le interminabili catene di novelle che dilatano la pancia del suo poema senza inizio né fine, Ariosto ci ripete che la vita è un ininterrotto inseguimento d ombre e di chimere. Insieme ossessivi e distratti, gli uomini corrono dietro prima a una donna e poi a un elmo, a un cavallo o a un anello, con la stessa stordita testardaggine. E dato che la realtà è imprevedibile e indomabile, nessuno raggiunge l oggetto dei suoi desideri: Angelica che fugge , che di questo eterno desiderare è l emblema più esplicito, viene conquistata solo da chi mai s è sognato di cercarla, da un povero fante privo di qualunque curriculum epico. Il cosmo ariostesco somiglia tutto al castello di Atlante, la fortezza fatta d illusione in cui il mago trattiene il suo pupillo Ruggiero per impedirgli di andare incontro a un precoce destino di morte. Il castello è un rifugio ma anche una sineddoche del mondo; è un luogo protetto, ma anche un inganno. Stare lì dentro, procrastinare la sorte, significa vivere nell irrealtà, cioè non vivere; mentre uscire, cioè vivere, significa morire. In ogni caso, dentro e fuori, agli uomini manca la terra sotto i piedi. Perciò la fantasia di Ariosto non è mai solo umoristica e ludica, ma è sempre avvolta in un ombra ambigua, misteriosa, sfuggente, sempre abitata dalla coscienza che i progetti umani mancano il loro approdo. In questo senso, più di Croce 2 che gli ha appiccicato addosso l etichetta critica dell armonia , e più di Calvino 3 che l ha affrontato come una partita di scacchi, sembra averlo capito bene Fortini,4 che non lo amava e che parlava con disagio di un taoismo alla ferrarese : dire che niente ha scopo, che tutto è scherzo, non è affatto uno scherzo ma una constatazione nichilista. la ragione per cui la nostra epoca virtuale, così distante dai suoi tarocchi, lo sente a volte oscuramente fraterno. Tornando al gioco dei paragoni, proporrei di guardarci intorno e di chiederci se per caso oggi non si aggiri tra noi un Ariosto, o almeno qualcuno che ricopre le sue funzioni nell immaginario del Duemila. Ho il sospetto che sia Quentin Tarantino.5 (Matteo Marchesini, Ariosto, mezzo millennio dopo, è oscuramente fraterno alla nostra era, Il Foglio , 11 ottobre 2016) 2 Croce: Benedetto Croce (1866-1952), filosofo e critico. 3 Calvino: lo scrittore Italo Calvino (1923-1985). 4 Fortini: il poeta e critico Franco Fortini (1917-1994). 5 Quentin Tarantino: regista statunitense (n. 1963). COMPRENSIONE E ANALISI 1 Quando Ariosto pubblica la prima edizione dell Orlando furioso, la guerra ha già profondamente cambiato il proprio volto. Perché l ideale del protagonista del poema è ormai anacronistico? 2 Quale svolta segna l universo culturale del tempo di Ariosto? Come si ripercuote sulle scelte artistiche dell autore? 3 Perché il carattere contraddittorio della personalità di Ariosto rispecchia quello della sua epoca? 4 Che cosa simboleggia la fuga continua di Angelica nell Orlando furioso? 5 Tra l interpretazione di Croce e quella di Fortini, per quale propende Marchesini? Con quali motivazioni? 6 Trova ed elenca i paragoni addotti da Marchesini tra l epoca in cui uscì l Orlando furioso e quella attuale. Quali tratti in comune emergono tra questi due momenti storici, seppure così lontani tra loro? INTERPRETAZIONE E COMMENTO Leggiamo nell articolo di Marchesini: Ariosto ci ripete che la vita è un ininterrotto inseguimento d ombre e di chimere (rr. 41-42). In questa immagine c è, in fondo, la sintesi della riflessione pessimistica di Ariosto sulla vita e sulle ambizioni umane, che emerge pur sotto una superficie di sorridente spensieratezza dal suo capolavoro. Condividi anche tu una simile visione dell esistenza umana? Esponi la tua tesi in 2 facciate di foglio protocollo, facendo riferimento alla tua esperienza personale e alla realtà storico-sociale a te contemporanea. L AUTORE / LUDOVICO ARIOSTO / 321

Il magnifico viaggio - volume 2
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento