Gli ultimi anni

U OMO D I COR T E.. . E R AG A Z ZO Q U A L S I A S I Anche dinanzi al successo, Ariosto cercherà unicamente la tranquillità di una persona comune. Ecco perché l artista grafica Silvia Franzoni, nel ciclo di illustrazioni Per conto di Ariosto , realizzato per il cinquecentenario dell Orlando furioso, immagina Ariosto vagare per le nostre città con questa posa da giovanotto qualsiasi: occhiali a montatura tonda, aria hipster, volto e barba identici (o quasi) a quelli del celebre ritratto realizzato da Tiziano. Silvia Franzoni, Ludovico Ariosto, 2016. Da questo momento la vita di Ludovico sarà divisa tra due attività: quella fastidiosa, ma necessaria alla sussistenza della famiglia, di funzionario alla corte del cardinale Ippolito d Este, che gli affida missioni diplomatiche sempre più importanti e delicate, e quella prediletta di poeta, che lo impegna nella stesura di un opera che sviluppa le vicende dell Orlando innamorato del conterraneo Boiardo. Nel 1513 Ludovico incontra, a Firenze, Alessandra Benucci, moglie di Tito Strozzi, un ricco mercante ferrarese in affari con i membri della corte estense. Il poeta, che in precedenza aveva avuto due figli illegittimi da due domestiche, si innamora della donna, destinata a diventare la sua musa: nel 1515, alla morte di Strozzi, intraprende una relazione con lei ma potrà sposarla solo in tarda età (intorno al 1528) e in segreto, per non perdere lui un beneficio ecclesiastico e lei l eredità del cospicuo patrimonio del marito. Nel 1516, dopo un lavoro durato circa dieci anni, esce la prima edizione dell Orlando furioso, un poema cavalleresco in ottave, che conosce subito un successo eccezionale in Italia e in Europa, tanto da essere ben presto tradotto e pubblicato anche in altre lingue. Durante la stesura del suo capolavoro, Ariosto scrive anche le Satire e quattro commedie. X 1508: La Cassaria I Suppositi X 1516: Prima edizione dell Orlando furioso X 1509: GLI ULTIMI ANNI Pare che Ippolito, a cui è dedicato l Orlando furioso, non apprezzi particolarmente l omaggio né è indotto a mutare parere dall exploit commerciale dell opera: le 1300 copie della prima tiratura vengono vendute in pochissimo tempo. In Ariosto c è amarezza ma forse poco stupore. I suoi rapporti con il cardinale, mai realmente gratificanti, sono quelli del dipendente che ubbidisce e borbotta: gli impegni legati alla sua attività di funzionario di corte e quell esser fatto «di poeta, cavallaro non potevano piacergli, tanto più quando lo autorizza a il successo dell Orlando furioso sperare in una vita più quieta e consona al suo genio. Nel 1517 si rifiuta di seguire il cardinale, nominato vescovo di Buda, in Ungheria e deve abbandonarne il servizio. Questi lo accusa di malvagità e ingratitudine, ma troppe cose trattenevano il poeta a Ferrara: l età, la salute, i fratelli, l amore per Alessandra. La rottura risulterà definitiva, con grande rammarico di Ariosto, che al cardinale aveva dedicato il suo poema, consacrandone il nome nei secoli futuri: quando, dopo tre anni, Ippolito tornerà malato a Ferrara per morirvi, nel suo testamento ricorderà tutti, anche i più umili servitori, tranne Ariosto. Nel 1518 Ludovico è alla corte di Alfonso I d Este duca di Ferrara. Il nuovo incarico di rado lo costringe ad allontanarsi dalla città: Alfonso è meno esigente del fratello e lascia Ariosto piuttosto libero. Tuttavia nel 1522, tornata la Garfagnana in possesso del duca, questi lo manda a governarla con l incarico di commissario . L AUTORE / LUDOVICO ARIOSTO / 203

Il magnifico viaggio - volume 2
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento