I SAPERI FONDAMENTALI

I SAPERI FONDAMENTALI LA SINTESI Audio RIPASSO Nel Quattrocento l imitazione in volgare di Petrarca costituisce la forma privilegiata di poesia, attuata con mescolanza di temi, linguaggi e metri differenti. Tale tendenza acquista rigore nuovo nel Cinquecento. Pietro Bembo è sia il teorizzatore dello stile di Petrarca quale modello esclusivo di lingua poetica (Prose della volgar lingua) sia uno dei maggiori esponenti della corrente petrarchista (Rime). I TEMI E LO STILE La scrittura petrarcheggiante non è solo prerogativa di letterati di professione: la sua diffusione la rende un mezzo di affermazione personale e di promozione sociale. Modo di espressione della classe aristocratica, il Petrarchismo ne riflette le aspirazioni al decoro e alla misura, alla bellezza assoluta e all amore ideale. Nei canzonieri l esperienza del quotidiano si rivela dunque priva di ogni aspetto concreto e la vicenda amorosa mette in scena il dissidio tra amore spirituale e amore profano. Sul piano dello stile, l imitazione del monolinguismo di Petrarca produce un lessico astratto e forme retoriche ripetute all eccesso: una mancanza di originalità che rappresenta il limite maggiore del Petrarchismo. GLI AUTORI MI PREPARO ALL ORALE Chi propone lo stile di Petrarca come modello per la lingua poetica? p. 142 Qual è il maggior limite del Petrarchismo? Da che cosa è causato? p. 143 Qual è il contenuto dell Arcadia di Sannazaro? pp. 146-147 Come si può definire lo stile poetico di Michelangelo? Quali aspetti della sua personalità riflette? p. 156 Iacopo Sannazaro (1456 ca - 1530) autore di una produzione in volgare che comprende alcune filastrocche e liriche. La sua opera più importante è l Arcadia (1504), romanzo pastorale in prose e versi: in esso Sannazaro traduce il desiderio di fuga e l esigenza di pace ed evasione assemblando reminiscenze di classici greci, latini (Virgilio) e italiani (Petrarca). Giovanni Della Casa (1503-1556) I suoi componimenti presentano un tono cupo e drammatico, sono pervasi da inquietudine e malessere interiore e anticipano, nelle forme e nel contenuto, le istanze della poesia manierista. Michelangelo Buonarroti (1475-1564) scultore, pittore e architetto di grande fama. Nelle Rime rifiuta le regole e le convenzioni proposte da Bembo per esprimere la contraddittoria vitalità del suo animo, lacerato e in conflitto. Ne deriva uno stile spezzato e faticoso che richiama le Rime petrose di Dante. Gaspara Stampa (1520/1525-1554) una poetessa di grande cultura, entrata a far parte della società mondana di Venezia grazie alla sua vita spregiudicata. Nelle Rime dà voce al suo impeto amoroso per Collatino di Collalto e trasforma il modello petrarchesco nel resoconto autobiografico di un amore appassionato. Isabella di Morra (1520-1546) una poetessa lucana che esprime, nelle sue poche Rime (13 composizioni in tutto), il dolore per la condizione di solitudine e prefigura la tragica conclusione della propria esistenza. 166 / UMANESIMO E RINASCIMENTO

Il magnifico viaggio - volume 2
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento