Il magnifico viaggio - volume 2

DENTRO IL TESTO Una riflessione drammatica sul proprio destino La funzione degli enjambement I contenuti tematici Specchio dell impossibilità di far rivivere un vagheggiato (ma irreale) mondo ideale di armoniosa e luminosa bellezza, questa poesia di Della Casa rappresenta alla perfezione l originalità della sua ricerca poetica, in cui la fedeltà a Petrarca si arricchisce grazie a un autentica esigenza di riflessione interiore. Sembra che a ispirare il sonetto sia stata la cocente delusione provata dal poeta per la mancata nomina a cardinale. Motivo autobiografico a parte, il rimpianto e la malinconia che si colgono in questi versi connotano una desolata meditazione intorno a un motivo classico della Caspar David Friedrich, Un uomo e una donna davanti poesia, cioè la vecchiaia che avanalla luna, 1820. Berlino, Alte Nationalgalerie. za inesorabile come l inverno della vita, rappresentato però con un gusto nuovo. La tematica della solitudine e l identificazione tra natura e stato d animo sono retaggi petrarcheschi. Tuttavia l ambientazione notturna, il paesaggio invernale e l angosciosa condizione esistenziale (si noti come l aggettivazione, eccetto l iniziale dolce, accentui la sensazione di un avvicinamento alla morte) sono elementi di una poetica avviata a suggestioni tematiche e psicologiche che troveremo nella lirica cosiddetta manierista . Le scelte stilistiche Torquato Tasso apprezzerà molto questo sonetto e in generale le Rime di Della Casa, a partire dagli elementi stilistici, che accoglierà nella propria produzione lirica. In particolare, noterà «che non v è quasi verso che non passi l uno nell altro , sottolineando la presenza degli enjambement (amica / de miei pensieri, vv. 1-2; antica / come la mia, vv. 5-6; ghiac cio / gli spirti, vv. 10-11). Questi interrompono come un singhiozzo la lineare compostezza dei petrarchisti rinascimentali e introducono nella composizione una gravità solenne e pensosa che lascia serpeggiare un inquietudine psicologica molto moderna. Un inarcatura, tra le altre, sottolinea la meditazione sulla vecchiaia: ai vv. 9-10 troviamo a questa [ ] luce / vo ripensando, che qualche studioso ha messo in relazione con i versi 10-11 dell In finito di Giacomo Leopardi («a questa voce / vo comparando ), poesia del resto ricchissima di enjambement. Il potenziamento delle immagini L inverno viene evocato grazie alle immagini che suggeriscono sensazioni di freddo (orrido giel, v. 4; neve e ghiaccio, v. 8; ghiaccio, v. 10; agghiaccio, v. 12; crudo [ ] verno, v. 13; dì più freddi, v. 14) e di oscurità (dì torbidi e manchi, v. 3; breve e nubilosa luce, v. 9; lunga notte, v. 14): al poeta, invaso dal gelo come il paesaggio (ghiaccio / gli spirti anch io sento e le membra farsi, vv. 10-11), non rimane che una mesta vecchiaia, accostata al bellissimo ossimoro (questa breve e nubilosa luce [ ] che m avanza, vv. 9-10) della flebile luce invernale. dei suoni e delle parole La profonda e dolente intimità della riflessione del poeta è resa da un andamento ritmico rallentato grazie alle coppie di aggettivi, tutti di matrice petrarchesca (sbigottiti e stan chi, v. 2; torbidi e manchi, v. 3; vermigli e bianchi, v. 7), e di sostantivi (l aere e la terra, v. 4; neve e ghiaccio, v. 8). Sul piano fonico, là dove Della Casa descrive il paesaggio invernale, vi è una forte accentuazione dei suoni aspri, con la prevalenza della r (mentre Borea ne dì torbidi, v. 3; d orrido giel l aere e la terra, v. 4; le membra farsi, v. 11; dentro e d intorno, v. 12; più crudo Euro, v. 13; freddi e scarsi, v. 14) e delle consonanti doppie (ghiaccio, piag gia, v. 8; ghiaccio, v. 10; agghiaccio, v. 12; adduce, v. 13; notte, freddi, v. 14). 154 / UMANESIMO E RINASCIMENTO

Il magnifico viaggio - volume 2
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento