Il magnifico viaggio - volume 2

65 70 75 80 tal che omai non è pianta che non chiami Amaranta , quella c adolcir basta ogni mio tòsco; quella per cui sospiro, per cui piango e m adiro. Mentre per questi monti andran le fiere errando, e gli alti pini aràn pungenti foglie; mentre li vivi fonti correran murmurando ne l alto mar che con amor li accoglie; mentre fra speme e doglie vivran gli amanti in terra; sempre fia noto il nome, le man, gli occhi e le chiome di quella che mi fa sì lunga guerra; per cui quest aspra amara vita m è dolce e cara. Per cortesia, canzon, tu pregherai quel dì fausto et ameno che sia sempre sereno . 63 quella tòsco: colei che sa (basta) ren- dere dolce ogni mia amarezza (il tòsco è letteralmente il veleno). 65 m adiro: mi appassiono. 66 Mentre: finché. 68 aràn: avranno. 72 speme e doglie: speranze e dolori. 80 quel dì fausto et ameno: quel giorno propizio e bello (è il giorno del compleanno di Amaranta). DENTRO IL TESTO Il mito dell età dell oro tra evasione e malinconia Un ambiente e una lingua stilizzati I contenuti tematici Galicio canta per celebrare il compleanno (il dì giocondo, v. 53) della ninfa Amaranta, di cui è invaghito (l alma beltade, v. 54, che ridona nuova vita e bellezza al mondo che la circonda). In realtà, egli sta evocando l età dell oro, la mitica epoca in cui regnavano innocenza e splendore. Come capita in tutte le rievocazioni classiche di quel mondo primitivo e incorrotto in cui natura e uomini vivevano in armonia, anche qui il canto del pastore è venato di una sottile malinconia. Il sogno dei paesaggi paradisiaci descritti da Galicio nasconde l impossibilità di viverli veramente, come si intuisce dal riaffiorare di una memoria dolorosa (di cui sono testimoni il tòsco, i sospiri, i pianti e le angosce dell innamorato, vv. 63-65) e di un inquietudine che incrina la pace di quel mondo irreale. Le scelte stilistiche L imitazione di Petrarca costituisce lo strumento essenziale per cancellare la Storia e la realtà, fuggendo nell idillio onirico di un ambiente idealizzato e sospeso. In questo processo di rimozione della contemporaneità, Sannazaro anticipa la volontà che sarà indicata da Bembo di cristallizzare la comunicazione letteraria grazie a un modello, formale e tematico, semplificabile e riproducibile all infinito come quello petrarchesco. Il controllo della lingua coincide con quello della vita quotidiana e sociale, da cui gli aspetti materiali (che nella realtà possono essere imprevedibili, confusi e irrazionali) sono eliminati in un universo immobile, apparentemente rassicurante e privo di tensioni, ricostruito sulla base di precise reminiscenze letterarie. 150 / UMANESIMO E RINASCIMENTO

Il magnifico viaggio - volume 2
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento