Il magnifico viaggio - volume 2

30 35 40 45 50 55 60 porgete orecchie a le mie basse rime: e non teman de lupi gli agnelli mans eti, ma torni il mondo a quelle usanze prime. Fioriscan per le cime i cerri in bianche rose, e per le spine dure pendan l uve mature; suden di mèl le querce alte e nodose, e le fontane intatte corran di puro latte. Nascan erbette e fiori, e li fieri animali lassen le lor asprezze e i petti crudi; vegnan li vaghi Amori senza fiammelle o strali, scherzando inseme pargoletti e gnudi; poi con tutti lor studi canten le bianche Ninfe, e con abiti strani salten Fauni e Silvani; ridan li prati e le correnti linfe, e non si vedan oggi nuvoli intorno ai poggi. In questo dì giocondo nacque l alma beltade, e le virtuti raquistaro albergo; per questo il ceco mondo conobbe castitade, la qual tant anni avea gittata a tergo; per questo io scrivo e vergo i faggi in ogni bosco; 29 basse rime: la poesia pastorale è con- siderata tradizionalmente il più umile tra i generi poetici. 30 non teman: non abbiano timore. 32 quelle usanze prime: quei costumi originari. Il riferimento è alla mitica età dell oro, quando ogni creatura poteva convivere in pace con le altre. 34 cerri: querce. 35 spine dure: roveti spinosi. 37 suden: trasudino. 41 fieri: feroci (latinismo). 43 li vaghi Amori: i leggiadri Amorini. 46 con studi: con tutto il loro impegno. 49 Fauni e Silvani: divinità dei boschi. 50 correnti linfe: le acque dei ruscelli che scorrono. 52 poggi: colline. 54 l alma beltade: la bellezza sacra di Amaranta, la ninfa a cui è rivolto questo canto d amore. Come in precedenza, l aggettivo alma allude alle capacità vivificatrici (in questo caso della ninfa). 55 raquistaro albergo: ripresero posto (sulla Terra). 57 castitade: purezza. 58 la qual tant anni aveva gittata a tergo: che (il mondo) aveva da tanto tempo lasciato alle spalle (cioè abbandonato). Le parole valgono mansueto Ecco uno dei tanti aggettivi che possono denotare al tempo stesso un pregio del carattere o una sua debolezza. Il perché è tutto nella sua etimologia: mansuescere in latino vuol dire, alla lettera, abituare alla mano . Il mansueto è insomma colui che dà prova di mitezza e che mostra una natura mai violenta, come l animale che accetta, una volta addomesticato, la mano del padrone che domina su di lui. Ma dalla mitezza alla docile remissività il passo è breve e basta poco perché sul mansueto si abbatta la cinica aggressività del profittatore. Il suescere latino, che troviamo all origine di mansueto, affiora in altri aggettivi come consueto, desueto e assuefatto, tutti legati da un riferimento al concetto di abituare . Scrivi tre frasi di senso compiuto con questi aggettivi. LA CORRENTE / IL PETRARCHISMO / 149

Il magnifico viaggio - volume 2
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento