Il magnifico viaggio - volume 2

La virtù sta nel mezzo Una sorridente leggerezza Le parole chiave Alla base di questa estetica del comportamento c è un evidente matrice classica e umanistica. In particolare l ideale di equilibrio, implicito nell esaltazione della grazia, rimanda al principio della moderazione e del giusto mezzo e alla concezione morale ed esistenziale che il poeta latino Quinto Orazio Flacco (65-8 a.C.) definiva aurea mediocritas, cioè l ottimale posizione che si guadagna evitando ogni eccesso. L obiettivo finale del cortigiano sarà appunto raggiungere l autocontrollo, vincendo con la ragione la tendenza a esagerare (come fa il ridicolo ballerino che cerca la perfezione contando i passi per non sbagliare). Da questo punto di vista, la sprezzatura costituisce lo strumento essenziale per nascondere l arte (la tecnica, r. 19) in un elegante dissimulazione, come prescriveva un altro canone estetico del classicismo rinascimentale, espresso nella massima del poeta latino Publio Ovidio Nasone (43 a.C. - 17/18 d.C.): ars adeo latet arte sua (l arte sta nel nascondere l artificio), un modo paradossale per dire che la vera arte è quella che sembra non esserlo. Le scelte stilistiche Nello stile, Castiglione sa mettere in pratica i consigli offerti al suo cortigiano. Il lessico e il periodare perseguono con efficacia gli stessi ideali di grazia e di equilibrio, senza alcun eccesso di raffinatezza o erudizione (si veda il generico riferimento alle sue letture ciceroniane, che per modestia non vengono indicate: ricordomi io già aver letto, r. 26). Per lo stesso motivo, l autore non disdegna un atteggiamento sorridente, che mette a proprio agio il lettore, e l uso di immagini leggere, di facile presa. Significativa tra le altre è la similitudine della pecchia (r. 6), cioè dell ape che da molti fiori sa prendere il nettare per produrre il miele: un immagine che il colto destinatario dell opera già conosce, potendo coglierne l eco in molti autori classici, quali Lucrezio, Orazio e Seneca, e moderni, come Petrarca e Poliziano. Il testo insiste sui due campi semantici principali, legati alle parole-concetti chiave del discorso (grazia e sprezzatura) in un gioco di iterazioni e contrapposizioni. La parola grazia è evocata ripetutamente (ben cinque volte) e così la sua forma contraria (disgrazia, per due volte), mentre sprezzatura compare due volte (oltre al sintagma sprezzata desinvoltura, r. 38); significativo è infine il verbo nasconderla (in riferimento all artificio che va celato, r. 25), a cui si richiamano i successivi dissimulando e, in opposizione, mostravan (rr. 28 e 29). VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE SCRIVERE PER... 1 Che cosa è necessario fare per essere un bon discipulo (r. 1)? 2 Che cosa si intende con affettazione (r. 18)? 3 Il brano si conclude con la descrizione comica di una scena cortigiana. Chi è il protagonista e che cosa fa? Per quale ragione l autore descrive questa divertente situazione? ANALIZZARE RACCONTARE 6 DIBATTITO IN CLASSE 7 4 Individua nel testo l espressione come un asperissimo e pericoloso scoglio: indica di quale figura retorica si tratta e qual è il suo significato. 5 Nel brano compare la parola arte (rr. 19, 24, 30, 32). Quali significati può assumere nella lingua italiana e quale ha nello specifico? Per avere buoni allievi, occorrono ottimi maestri da imitare. Sei d accordo con Castiglione? Scrivi un testo argomentativo di circa 20 righe, con esempi ricavati dalla tua esperienza o dalle tue conoscenze. Rifletti sull attualità/inattualità del modello umano proposto da Castiglione, in una società, come la nostra, in cui ciò che conta maggiormente sembrerebbe l apparire a ogni costo. IL GENERE / LA TRATTATISTICA RINASCIMENTALE / 129

Il magnifico viaggio - volume 2
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento