Il magnifico viaggio - volume 2

Honoré Daumier, Don Chisciotte, ca 1865-1870. Monaco, Neue Pinakothek. Scena di battaglia durante la Guerra dei Cent anni (13371453), in cui si fece uso dei primi rudimentali cannoni. dizionali, sconfigga il fellone Cimosco, un malvagio re-negromante che grazie alle sue virtù magiche era entrato in possesso di un prototipo di archibugio. Dopo aver gettato nel profondo del mare l odioso strumento, l eroico paladino si lancia in una vera e propria requisitoria contro questa «macchina infernal : Come trovasti, o scelerata e brutta invenzion, mai loco in uman core? Per te1 la militar gloria è distrutta, per te il mestier de l arme è senza onore; per te è il valore e la virtù ridutta,2 che spesso par del buono il rio3 migliore: non più la gagliardia, non più l ardire per te può in campo al paragon4 venire. (Orlando furioso, XI, ott. 22) 1 Per te: a causa tua. 2 ridutta: ridotta. 3 rio: vigliacco. 4 al paragon: a misurarsi. L uso delle armi da fuoco provoca così il trionfo della forza bruta e un violento imbarbarimento che spersonalizza la guerra e annulla la gloria e il coraggio individuale. Qualche decennio dopo, su questo tasto batte anche Miguel de Cervantes, l autore del romanzo Don Chisciotte della Mancia. Quando esce la prima parte del suo capolavoro, nel 1605, la rivoluzione militare è ormai compiuta e irreversibile: ciò nonostante, i poemi cavallereschi ancora di moda continuano a cantare codici e ideali definitivamente eclissatisi. Il rimpianto per i tempi andati, espressa dal protagonista, costituisce in tal modo una dissacrante parodia di una mentalità destinata a sopravvivere solo nella mente dei nostalgici cantori della cavalleria o dei folli sognatori, slegati dalla realtà. Come Don Chisciotte, appunto: Benedetti quei fortunati secoli cui mancò la spaventosa furia di questi indemoniati strumenti di artiglieria, al cui inventore io, per me, son convinto che il premio per la sua diabolica invenzione glielo stiano dando all inferno, perché con essa diede modo che un braccio infame e codardo tolga la vita a un prode cavaliere, e che senza saper né come né da dove, nel pieno del vigore e dell impeto che anima e accende i forti petti, arrivi una palla sbandata (sparata da chi forse fuggì, al bagliore di fuoco prodotto dalla maledetta macchina), e recida e dia fine in un istante ai sentimenti e alla vita d uno che avrebbe meritato di averla per lunghi secoli. (Don Chiosciotte, I, 38, trad. di V. Bodini) IL GENERE / IL POEMA CAVALLERESCO / 107

Il magnifico viaggio - volume 2
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento