Il magnifico viaggio - volume 1

delle notti. Però, al presente, mi ha lasciato quel piacere che di solito è pronto a offrire a coloro che non s imbarcano nelle acque più cupe senza tenere un occhio al timone e, mentre prima era un vero tormento, portatosi via ogni affanno, è rimasto in me con la sua aura più carezzevole. Ma anche se la pena è finita, non per questo ho perso memoria dei benefici ricevuti da coloro che per benevolenza hanno fatto propria la mia soma, memoria che solo la morte potrà cancellare. Sono convinto che, fra le altre virtù, la gratitudine meriti un encomio particolare e il suo opposto un biasimo non inferiore e, per non fare brutta figura, adesso che mi sono liberato intendo ricambiare, per quel po che posso, quanto ho ricevuto. E se non proprio a sollievo di quanti mi diedero una mano i quali, vuoi per puro caso, vuoi perché hanno la testa sulle spalle, vuoi perché per fortuna non ne hanno bisogno almeno a sollievo di quelli che la testa non sanno dove sbatterla. E per quanto il mio sostegno, o conforto che dir si voglia, certamente sia ben poca cosa per i veri bisognosi, mi sembra tuttavia che esso debba accorrere soprattutto là dove se ne ha più bisogno, anche perché, vada come vada, un giorno gli sforzi di una mano tesa saranno un bel ricordo garantito. E chi oserà negare che convenga fare questo dono più alle lettrici, leggiadre, che ai maschi tout court? Le lettrici, dentro i petti, delicati, fra timori e rossori, reprimono le fiamme che l amore dispiega per erompere e trascinare via con sé lo sapete ben voi che lo avete provato e che lo state provando, no? E se ciò non bastasse, le donne, subordinate ai voleri, ai piaceri, agli ordini di padri, madri, fratelli e mariti, devono far passare il tempo rinchiuse nell angusta cella dei loro tinelli, e stando sedute con le mani in mano, volendo e non volendo, richiamano fra sé e sé i più disparati pensieri, certo non sempre allegri. E se a forza di rimuginare sopravviene quella certa malinconia provocata da un desiderio incontenibile, meglio che se ne resti chiusa dov è a costo dell avvilimento che comporta sino a che... non verrà rimossa da una nuova tela di Penelope della mente. Le donne, senza una qualche tela così, sarebbero molto meno equipaggiate dei maschi a far fronte alle calamità del cuore, come tutti possiamo facilmente constatare. I maschi, se sono afflitti da pensieri malinconici o tormentosi, hanno tanti di quei modi in più per buttarseli dietro le spalle, dato che possono sentirne e vederne a piacere di tutti i colori, andare a zonzo, a uccelli, a cinghiali, a pesci e a cavallo, giocare d azzardo e trafficare, hobby grazie ai quali chiunque può, in parte o del tutto, ritrovare la trebisonda e distrarsi da ogni chiodo fisso almeno per un po dopo di che, di riffe o di raffe, l uomo ci metterà una pietra sopra o il chiodo finirà per spuntarsi in una delle tante noie della vita e amen. Perciò, affinché da parte mia almeno parzialmente si faccia ammenda all ingiustizia della sorte che sottrae le sue stampelle proprio là dove viene meno la forza come possiamo ben vedere nelle signore, così vulnerabili , io intendo raccontare, a sostegno e rifugio di quelle che amano a vuoto (e non tanto di quelle tutte ago, filo e tamburello), cento storie o favole o parabole che dir si voglia, raccontate in dieci giorni da una scelta brigata di sette ragazze e di tre giovanotti costituitasi durante l appena passata epidemia di peste. In questi racconti ci imbatteremo in casi d amore un po piacevoli un po no e in numerosi e burrascosi fatti di cronaca d attualità e non, e le signore che li leggeranno ci piglieranno sia la pazza gioia per le cose dell altro mondo che succedono, sia l utilità di un saggio consiglio, e sapranno distinguere ciò che va rifuggito da ciò che va perseguito, illuminazioni che non possono abbagliarci, sia detto per inciso, se prima non si sconfigge quella pena. Se ciò avverrà, e voglia Iddio che sia così, c è da dire grazie solo all Amore, donne, che liberandomi dalle sue catene m ha concesso di profittare dei piaceri che invece riesce a darci. DENTRO IL TESTO Il messaggio della rubrica I contenuti tematici La rubrica con la quale si apre il Decameron anticipa da subito, e in modo allusivo, la natura, il carattere e la struttura dell opera: l incipit, infatti, le attribuisce un titolo e un sottotitolo che denunciano il rapporto intertestuale con un sistema letterario noto e consolidato. Il nome Decameron, coniato sul modello greco, riprende quello di un famoso trattato del IV secolo, l Hexaemeron di sant Ambrogio: ai sei giorni della creazione del mondo che sono l oggetto di questo libro corrisponderanno i dieci giorni nei quali dieci giovani ri-creeranno, grazie al semplice piacere del racconto, il mondo corrotto dalla peste. L AUTORE / GIOVANNI BOCCACCIO / 557

Il magnifico viaggio - volume 1
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento